Pensioni di marzo, parte il conto alla rovescia per i milioni di pensionati lombardi che attendono il bonifico o l'assegno del prossimo mese. Sono 2,2 milioni quelli che ricevono gli assegni di anzianità, di cui oltre 600 mila incassano meno di 750 euro al mese. Per loro l'aumento legato all'inflazione è già scattato nei mesi scorsi. Da marzo 2023, e non da febbraio 2023 come previsto in origine, interesserà invece i pensionati che ricevono assegni superiori a 2.101,52 euro lordi. Per determinare l'ammontare degli aumenti Inps ha stabilito varie aliquote a seconda del reddito, con il principio di redistribuzione: i trattamenti più bassi beneficeranno cioè di aumenti maggiori. Non solo, i pensionati rientranti in questa fascia percepiranno anche gli arretrati dei mesi scorsi determinati sempre dall'aggiornamento del costo della vita e dunque per loro l'assegno sarà ancor più consistente.
Chi ci guadagna di più e di meno
I redditi compresi tra le quattro e le cinque volte il trattamento minimo (da 2.101, 52 a 2.626) godranno di una maggiorazione del 6,205% mentre i redditi compresi tra le cinque e le sei volte il minimo (da 2.626,91 a 3.152,28 euro) avranno un aumento del 3,869%. Lo scaglione che guadagnerà di meno da questa rivalutazione è quello più ricco: parliamo cioè di chi percepisce 10 volte il minimo. Per costoro l'aumento finale sarà el 2,336%.
Quando arrivano i pagamenti
Le pensioni saranno pagate a partire da mercoledì 1 marzo 2023 per chi ha oprtato per l'accredito sul conto corrente bancario o postale. Per chi invece ritirare la pensione direttamente presso gli uffici postali, ecco il consueto calendario con ordine alfabetico:
- mercoledì 1° marzo, dalla A alla B
- giovedì 2 marzo, dalla C alla D
- venerdì 3 marzo, dalla E alla K
- sabato 4 marzo, dalla L alla O
- lunedì 6 marzo, dalla P alla R
- martedì 7 marzo, dalla S alla Z.