
Lagarde, politica monetaria importante
"Piena fiducia" in Mario Draghi, sarà "all'altezza della sfida". Ad affermarlo è il presidente della Bce, Christine Lagarde, in un'intervista al Journal du Dimanche. Aver accettato la sfida di far uscire l'Italia dalla crisi "in un momento in cui il paese è il più colpito dalla pandemia nell'area euro è una opportunità per l'Italia e per l'Europa", ha detto. "Ha tutte le qualità richieste, la competenza, il coraggio, l'umiltà necessaria per rilanciare l'economia italiana con il sostegno dell'Europa".
Secondo la Lagarde, poi, nel 2021 il pil della zona euro "dovrebbe essere intorno al 4%, forse leggermente sotto. Rappresenterebbe comunque già una crescita molto significativa rispetto al crollo del pil del 6,8% registrato nell'area dell'euro nel 2020. Tutto dipenderà dalla politica e dalle campagne di vaccinazioni. Dipenderà anche dalle misure economiche prese dai governi in risposta alle condizioni sanitarie".
"La Bce - prosegue la presidente nell'intervista - sostiene le famiglie, le aziende e le economie degli Stati membri dall'inizio della crisi. Ha agito rapidamente e ora il Programma di acquisto per l'emergenza pandemica (pandemic emergency purchase programme, Pepp) ha una dotazione finanziaria totale di 1.850 miliardi di euro. Era necessario evitare una frammentazione delle condizioni di finanziamento degli Stati della zona euro con l'aumento dei contagi. Ci siamo impegnati a rimanere attivi sui mercati almeno fino a marzo 2022 per sostenere e preservare le condizioni finanziarie in Europa. Il nostro strumento privilegiato è il Pepp": "è uno strumento eccezionale e temporaneo. Come l'ho detto già da marzo del 2020 il nostro impegno nei confronti dell'euro è senza limiti. Agiremo fino a quando la pandemia metterà l'area dell'euro in situazione di crisi". Ad affermarlo, in un'intervista al 'Journal du Dimanche', è il presidente della Bce, Christine Lagarde. "Pensiamo che la scadenza di marzo 2022 è ragionevole e che la dotazione del Pepp è buona. Ma se il Consiglio dei Governatori stimerà che bisognerà fare di più, più a lungo, faremo di più. Al contrario se non c'è bisogno di tutta la dotazione non la utilizzeremo. E' il principio della flessibilità", spiega Lagarde.