Green Bond Unione europea: cosa sono, come funzionano e cosa finanziano

Oggi la prima emissione: ed è subito record con ordini per oltre 135 miliardi di euro

Borsa di Milano (Archivio)

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Ordini record per il primo green bond emesso dalla commissione europea, l'obbligazione destinata ad alimentare il piano di recovery Next Generation EU. La prima emissione, un bond a 15 anni con scadenza febbraio 2037, per un valore complessivo di 12 miliardi di euro, ha registrato ordini record per oltre 135 miliardi di euro. Ma cosa sono e come funzionano i green bond?

  1. Green bond Ue
  2. Cosa sono
  3. Come funzionano
  4. I record

I green bond dell'Unione europea

L'avvio della campagna green bond arriva a due mesi di distanza dall'introduzione della proposta di regolamento, su base volontaria, per le obbligazioni verdi, elaborata dalla Commissione europea.

Lo stanziamento previsto è di 250 miliardi di euro, pari al 30% totale del piano Next Generation Eu. I green bond servono a finanziare progetti ambientali: i loro proventi, infatti, saranno impiegati a finanziare la quota di spesa riservata a investimenti e riforme riguardanti il clima, l'efficienza energetica e l'energia pulita (piani a cui ogni Stato membro della comunità europea dovrà riservare almeno il 37% del suo Pnrr nazionale).

Per l'emissione dei green bond sono previste due aste al mese, il primo e il terzo mercoledì del mese. A queste si aggiungeranno un'asta e un'emissione sindacata al mese per le obbligazioni. A guidare la vendita, su mandato della Commissione, sono BofA Securities, Credit Agricole, Deutsche Bank, Nomura e TD Securities. Gli Stati membri dovranno riferire alla Commissione sull'esito delle spese da loro effettuate e sulla risucita dei progetti. Queste informazioni serviranno a "giustificare" l'utilizzo dei proventi dei bond con gli investitori. 

Cos'è un green bond

Il green bond è un'obbligazione: un titolo di debito associato al finanziamento di iniziative che hanno ricadute positive sull'ambiente. Il primo green bond al mondo fu lanciato sul mercato dalla Bei, la Banca europea degli investimenti nel luglio del 2007. A idearlo fu un italiano, Aldo Romani, dirigente della Bei.

Come funziona

Sono quattro le principali caratteristiche del green bond: in primis la selezione del progetto da finanziare o rifinanziare, il vincolo dei proventi al progetto selezionato, il deposito del denaro su un conto vincolato o il suo trasferimento in un portafoglio specifico o comunque tracciato dall'emittente, la realizzazione di una rendicontazione dell'impiego dei proventi con l'indicazione dei progetti per cui vengono utilizzati, procedimento che deve essere completato almeno una volta all'anno, la presenza della cosiddetta "second opinion", un revisore esterno che deve certificare documenti e obietti del green bond.

I record raggiunti

Detto del primato di oggi del primo green bond targato commissione europea, il comparto si conferma in buona forma a livello complessivo. Secondo un'analisi effettuata da Bloomberg nei primi sei mesi del 2021 la vendita di questi titoli ha sfiorato i 300 miliardi di dollari. Le emissioni hanno riguardato 49 Paesi e sono state in 29 valute. L'area traino per i green bond è l'Europa: circa il 53% delle obbligazioni di questo tipo piazzate nel primo semestre 2021 provengono da Europa, Medio Oriente e Africa (zona Emea). Come valuta regna l'euro. Seguono dollaro Usa e yuan cinese. 

Nei primi sei mesi dell'anno sono stati raccolti 294 miliardi di dollari dalla vendita di eurobond, somma già vicinissima al record di 309 miliardi dell'intero 2020. Le vendite maggiori sono in capo al Groupe Bpce in Francia (1,84 miliardi di dollari). A ruora Norway’s DNB Bank ASA (1,82 miliardi) e Intesa San Paolo (1,49 miliardi).