Fiera in presenza, a Dubai Lodi Export c'è

Solana e Alinor alla prima manifestazione internazionale dopo un lungo anno di astinenza

Lo stand lodigiano alla fiera Gulfood

Lo stand lodigiano alla fiera Gulfood

Lodi -  Ci sono luoghi dove il business ha trovato le giuste basi per ripartire. A Dubai, nonostante le incertezze iniziali, si è svolta dal 21 al 25 febbraio la fiera Gulfood, una delle principali manifestazioni di riferimento nel campo del settore agroalimentare a livello globale. Un evento importante, soprattutto dopo un anno intenso e complicato per la pandemia, e che ha visto la partecipazione di Lodi Export, il Consorzio che da 44 anni si occupa di internazionalizzazione d’impresa, e che rappresenta imprese lombarde per un totale di oltre un miliardo di fatturato consolidato (di cui circa la metà conseguito sui mercati esteri) e più di 3mila dipendenti. L’evento ha infatti rappresentato la manifestazione internazionale ad un anno esatto di distanza dall’ultima, che è stata sempre Gulfood, nell’edizione 2020.

Il Consorzio lodigiano ha accompagnato due aziende, due Spa: la Solana di Maccastorna, che realizza prodotti derivanti dalla trasformazione del pomodoro, ed la Alinor di Ripalta Cremasca che produce bevande vegetali a base in particolare di riso, soia, avena, cocco. "Già un anno fa, quando iniziavano a emergere i primi casi di Covid, avevamo subito richiesto di effettuare l’iscrizione per l’edizione 2021 della fiera", afferma Fabio Milella, direttore generale di Lodi Export che ha accompagnato la delegazione. Decisivo l’arrivo del vaccino, che negli Emirati è già stato somministrato a buona parte dei residenti, unitamente a condizioni ambientali favorevoli e ad una eccellente organizzazione in loco che hanno reso possibile lo svolgimento della fiera in tutta sicurezza.

"A Dubai la situazione epidemiologica è sotto controllo e il clima che si respira è molto diverso che da noi – continua Milella -: alberghi, ristoranti, palestre, cinema, musei e parchi ricreativi sono regolarmente aperti, pur con qualche limitazione a livello di capienza. La gente porta ancora le mascherine, ma può riunirsi e spostarsi liberamente. La vita delle persone sembra essere tornata a procedere regolarmente".

La preparazione del viaggio è stata l’aspetto più ostico di questa fiera con il costante cambio di normative e la documentazione aggiuntiva da predisporre e tamponi precedenti alla partenza da effettuare. "Alla fine, però, la fiera ha prodotto esiti insperati", sottolinea ancora il direttore generale Milella. Tante, infatti, le aziende da tutto il mondo che non hanno rinunciato all’unica manifestazione dopo oltre un anno. "Notevoli erano le rappresentanze di Paesi da tutto il mondo e i contatti avuti sono stati sì minori che in passato, ma comunque qualificati - conclude -. Noi, come Consorzio, ci abbiamo creduto e abbiamo ottenuto buoni risultati. Ci auguriamo che il nostro operato funga da esempio e che le politiche repressive e le restrizioni più o meno schizofrenicamente messe in atto negli ultimi mesi cedano rapidamente spazio ad un approccio coerentemente positivo e pragmatico".