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Eurospin, spesa intelligente ma sciopero imminente: "Condizioni di lavoro inaccettabili"

La denuncia di Fisascat Cisl: "Carichi di lavoro terribili, addetti sfruttati e scarso rispetto della sicurezza"

Una protesta dei dipendenti Eurospin in Toscana

Circa un mese fa, il 16 agosto, data inedita nel calendario sindacale, aveva registrato un'altissima adesione lo sciopero in Umbria dei dipendenti della catena discount Eurospin, sempre più capillarmente diffusa in Italia. L'astensione dal lavoro potrebbe essere riproposta a breve termine su scala nazionale. Visto che, denunciano varie sigle sindacali, le condizioni di lavoro non sono cambiate e le richieste non accolte. Di cosa parliamo? Carichi di lavoro terribili, lavoratori sfruttati e vessati poco rispetto delle persone e della sicurezza, segnala Fisascat Cisl di Bergamo che declina sulla provincia orobica, dove gli addetti sono 150 e i punti vendita una ventina, quanto starebbe avvenendo a livello nazionale, con "atteggiamenti irrispettosi nei confronti dei lavoratori e delle rappresentanze sindacali".

La denuncia arriva da Luca Riva (Fisascat Cisl Bergamo): "Nel settore dei discount della grande distribuzione a grandi fatturati non corrispondono condizioni di lavoro accettabili - spiega il sindacalista - e in Eurospin con qualche elemento in più. Infatti all'estrema flessibilità richiesta dalla catena di hard discount al proprio personale, spesso part time, a fronte di compensazioni largamente insufficienti, si aggiunge l'indicazione agli addetti vendita da parte aziendale di pulizia dei servizi e in alcuni casi anche dei parcheggi, compiti naturalmente non rientranti nelle loro mansioni, e per di più senza rivedere il monte orario nella direzione di un incremento. Inoltre, i dipendenti riferiscono in alcune occasioni di pressioni subite dalle figure di regia dell'azienda in termini di produttività, ma agli stessi non è appunto garantito il tempo minimo per svolgere un lavoro dignitoso nel tempo corretto”.

Nei giorni scorsi, i sindacati confederali hanno lanciato la mobilitazione sui social con l’hashtag #EurospinZeroDiritti, denunciando l’utilizzo dei lavoratori nelle pulizie dei supermercati, lo scarso rispetto della sicurezza e l’applicazione delle tutele per i lavoratori. Una serie di pratiche, continuano i sindacati, che continua ampiamente e che va di pari passo con le tante denunce di una abitudine odiosa: far timbrare i dipendenti per l’uscita e imporre loro di continuare a lavorare. Purtroppo la carenza di ispettori del lavoro non ha ancora portato a controlli specifici, così come ad alcuna sanzione per l’azienda.“