
Cober, storico marchio di attrezzature per sport, realizza bastoncini da trekkig e sci
Opera (Milano) - Gli scarti di produzione diventano le manopole dei bastoncini da trekking. Cober, lo storico marchio di attrezzature per lo sport in montagna, scommette sull’economia circolare "e non da ora", sottolinea l’azienda del Milanese, che con l’impugnatura “seconda vita” conferma la scommessa "su processo produttivo ecologico e filiera responsabile". Non solo. Il marchio milanese finanzia anche un progetto di tutela delle api "un altro modo per contribuire alle azioni promosse dalla Giornata Mondiale dell’Ambiente del 5 giugno". Qui, la ricerca non si è mai fermata, sin dall’inizio, nel lontano 1953, in tempi di sviluppo accelerato dell’industria e di scarsa attenzione alla questione ecologica, il patron Renato Covini ha cominciato a produrre bastoncini "a impatto ridotto per l’epoca". Sono queste le radici dell’ultima invenzione della collezione, Abies Green, "un modello che incarna la nostra storia e la nostra filosofia", dice Alice Covini, nipote del fondatore, oggi al timone dell’azienda.
Invece della plastica vergine si utilizza quella da riciclo a cortissimo raggio: "Gli avanzi delle linee". E chi ha messo la montagna al centro del business non può che sposare gli obiettivi delle Nazioni Unite per salvare dalla distruzione foreste e agricoltura. Una scelta che guida produzione e strategie. In cima alla lista del cambiamento ci sono le materie prime: "Abbiamo optato per quelle che riducono a zero i rischi per lo staff che le maneggia quotidianamente", una politica allargata a macchinari e processi. Le finiture avvengono tramite "verniciatura a polvere e non più liquida, estremamente inquinante e tossica per il contatto con materiali pericolosi". Mentre per le grafiche si usa la serigrafia a Uv con inchiostri senza solventi. Ovviamente dietro ci sono investimenti ed è così che "un bastoncino da sci, o da trekking, può sostenere il passo di chi si mette in cammino verso la transizione ecologica". Fa parte del piano green anche “Adottiamo un alveare”, il programma portato avanti con 3bee, azienda agri-tech che sviluppa sistemi intelligenti di monitoraggio e diagnostica per la salute delle api, con i robot che diventano strumenti operativi per aiutare gli allevatori.