
Caloriferi, lo spegnimento degli impianti di riscaldamento segue un calendario per fasce climatiche
Milano, 12 marzo 2025 – Con l’arrivo della primavera, in Lombardia si avvicina la data per lo spegnimento del riscaldamento. Le norme stabiliscono tempistiche della stagione termica. Le date per la disattivazione dei termosifoni e degli altri sistemi di riscaldamento domestico variano in base alla zona climatica di residenza e sono stabilite dalla legge. È fondamentale conoscere il giorno esatto per evitare inconvenienti.
Caloriferi quando si spengono a Milano
Il Comune di Milano, come la maggior parte delle città lombarde, si trova in fascia climatica E. Qui il riscaldamento è consentito dal 15 ottobre al 15 aprile per un massimo di 13 ore al giorno (tra le 5:00 e le 23:00), con una temperatura massima di 19°C (più 2°C di tolleranza) negli edifici non industriali. Nel capoluogo lo spegnimento è previsto per martedì 15 aprile 2025, come stabilito dall’ordinanza comunale del 7 ottobre 2024 firmata dal sindaco Giuseppe Sala.
Altri capoluoghi di provincia lombardi, come Monza, Lodi, Pavia e Cremona, seguono generalmente le stesse regole di Milano, ma ogni Comune può decidere di anticipare o posticipare la chiusura in base alle proprie necessità climatiche.
A Bergamo, la stagione termica segue una programmazione diversa: iniziata il 22 ottobre terminerà il 7 aprile 2025. Fino a questa data, il riscaldamento può essere acceso fino a 14 ore al giorno, suddivise in più fasce orarie tra le 5:00 e le 23:00.
Eccezioni nei comuni di fascia climatica F
Diversa la situazione in alcuni comuni delle province di Bergamo, Brescia, Como, Lecco e Sondrio che rientrano nella fascia climatica F. In queste località, caratterizzate da temperature più rigide, il riscaldamento può restare acceso senza limiti di calendario, permettendo ai cittadini di adeguarsi alle condizioni climatiche senza restrizioni.
Le normative locali e le sanzioni
Ogni Comune ha la facoltà di modificare il calendario di accensione e spegnimento dei termosifoni, in base alle esigenze locali e alle condizioni meteorologiche. È quindi fondamentale verificare le disposizioni comunali consultando i siti istituzionali o contattando gli uffici tecnici.
Infine, è importante rispettare le normative per evitare sanzioni, che possono variare da 500 a 3.000 euro in caso di mancato rispetto delle regole sugli impianti di riscaldamento.