Caldo record, aumentano i prezzi di gelato e birra: ecco i rincari maggiori

La denuncia di Codacons: aumenti in tutti i settori, specialmente quello alimentare

Oltre alla crisi energetica e quella delle materie prime, ora arriva il caldo a determinare ulteriori rincari dei prezzi al consumo in svariati settori. Il ciclone africano Hannibal che raggiungerà il suo picco martedì 17 maggio con temperature di 34 gradi sembra dunque destinato a gravare su bilanci famigliari sempre più critici. Lo denuncia il Codacons, che segnala in queste ore aumenti di prezzi e tariffe in tutti i comparti.

Esempi? Chi decide oggi di acquistare un biglietto aereo, sostiene l'associazione in una nota, deve mettere in conto oggi tariffe più care del 79,8% rispetto allo scorso anno per i voli internazionali, +15,2% i voli nazionali, mentre i traghetti sono aumentati del +19,3%. Spostarsi in auto costa il 14% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno se si dispone di auto a benzina, e addirittura il +26,5% se l'auto è a gasolio, mentre pedaggi e parchimetri sono saliti del +0,7%.

Gelato (Fonte: Pixabay)
Gelato (Fonte: Pixabay)

Ma anche altre voci di spesa legate alla bella stagione hanno registrato prezzi in forte aumento, segnala il Codacons. È il caso dei condizionatori d'aria, che costano oggi il 7,9% in più rispetto allo scorso anno, piante e fiori +7,3%, musei, parchi e giardini +7,2%. Malissimo il versante alimentare: i listini al dettaglio dei prodotti tipici della stagione calda segnano fortissimi rincari. I gelati costano oggi il 9,5% in più, l'acqua minerale il +6,1%, i succhi di frutta +8,9%, la birra +3,5%. Il pesce fresco costa il 7,7% in più col record dei frutti di mare (+10,2%), mentre la frutta fresca è rincarata del 7,8%, +12% la verdura fresca. Mangiare al ristorante costa il 4,2% in più, visitare un museo il 7,2% in più, mentre per soggiornare oggi in un albergo di spende in media il 2,4% in più, conclude il Codacons.