Bonus asili nido 2024, ecco come fare domanda all’Inps: in Lombardia ci sono 3 posti ogni 10 bambini

L’assegno varia dai 1.500 ai 3.600 euro in base all’Isee. La domanda va presentata all’Inps entro il 31 dicembre 2024: ecco cosa c’è da sapere

Il bonus asili nido 2024 è erogato dall'Inps tramite domanda da compilare entro il 31 dicembre 2024

Il bonus asili nido 2024 è erogato dall'Inps tramite domanda da compilare entro il 31 dicembre 2024

Per i genitori italiani, trovare un posto all’asilo nido non è facile. Per quelli lombardi è ancora più difficile. Nella regione ci sono appena 31 posti ogni 100 bambini da zero a due anni. Anche trovandolo, però, i costi sono spesso ingenti ed è per questo che lo Stato garantisce ogni anno un bonus economico per gli asili nido, cioè un assegno mensile per coprire le spese delle rette in strutture sia pubbliche che private autorizzate.

Possono avanzare la domanda per il bonus i genitori cittadini italiani o dell’Unione Europea oppure di Stati non appartenenti all’Ue in possesso di carta di soggiorno o con lo status di rifugiato o di protezione sussidiaria. Il bonus è previsto anche in caso di impossibilità alla frequenza al nido per bambini sotto i tre anni affetti da gravi patologie. L’importo varia dai 1.500 ai 3.600 euro e verrà erogato fino ad esaurimento dei fondi, quindi è meglio presentare domanda in modo tempestivo.

Come fare domanda

Nei giorni scorsi, l’Inps ha attivato le procedure per richiedere il bonus (clicca sul link). La domanda va presentata direttamente sul sito dell’Inps accedendo con lo Spid di livello 2 o superiore, la Carta di identità elettronica 3.0 (Cie) o Carta nazionale dei servizi (Cns). In alternativa, si può fare attraverso i servizi del Patronato Inca Cgil. La domanda di contributo deve essere presentata entro il 31 dicembre 2024,dal genitore o dal soggetto affidatario del minore stesso.

Nel caso di domanda di contributo per l’utilizzo di forme di supporto presso la propria abitazione deve essere allegata un’attestazione, rilasciata da un pediatra di libera scelta, che dichiari per l’intero anno l’impossibilità del bambino a frequentare gli asili nido, in ragione di una grave patologia cronica.

Il bonus in base all’Isee

Il bonus viene diversificato in base all’Isee del richiedente e in particolare fino a:

3.600 euro (dieci rate da 327,27 euro e una da 327,30 euro) con Isee minorenni in corso di validità fino a 40.000 euro;

1.500 euro (dieci rate da 136,37 euro e una da 136,30 euro) con Isee minorenni superiore a 40.000 euro. L’importo massimo di 1.500 euro spetta, altresì, nelle ipotesi di assenza di Isee minorenni, Isee recante omissioni e/o difformità dei dati del patrimonio mobiliare e/o dei dati reddituali autodichiarati, Isee discordante.

La carenza di posti

“L’offerta di bonus certamente allevia la spesa delle famiglie. Va ricordato, però, che in realtà il problema principale è l’insufficienza dei posti disponibili” ha puntualizzato Orazio Amboni, del Dipartimento welfare della Cgil di Bergamo.

“In Lombardia, rileva l’Istat, per ogni 100 bambini di 0-2 anni, sono 31,3 i posti negli asili nido (13,7 a titolarità pubblica e 17,6 a titolarità privata). Sono 43,7 in Umbria, 41,6 in Emilia Romagna, 41,1 in Valle d’Aosta e nella provincia autonoma di Trento, 38,4 in Toscana e così via fino al dodicesimo posto della Lombardia”.

“La difficoltà dei genitori a trovare un posto-nido è certamente uno dei motivi che vedono Bergamo tra le province a reddito medio alto in coda per tasso di occupazione femminile”, aggiunge Amboni. “Purtroppo le statistiche sono impietose: 49,1% è la percentuale dei nidi con bambini in lista d’attesa (40,7% nel privato e 63% nel pubblico). Forse varrebbe la pena di stabilire un diverso equilibrio della spesa tra nuovi posti nido e bonus”.