Bonus 200 euro nel dl aiuti bis: come e per chi. Ma può saltare il taglio dell'Iva

Le misure allo studio per dare sollievo a famiglie e imprese

Fra gli affari correnti a cui si dedicherà fino allo stop per le elezioni politiche il decaduto governo Draghi c'è il decreto aiuti bis. Il tema è stato trattato oggi, martedì 26 luglio, nella seduta del consiglio dei ministri. Nell'occasione il presidente del consiglio Mario Draghi e il ministro dell'Economia Daniele Franco hanno illustrato la loro relazione sullo stato dell'arte sulla congiuntura economica italiana. Nel documento è evidenziato un miglioramento del deficit per 14,3 miliardi, denaro che verrà interamente "riversato" nel nuovo provvedimento. Il decreto aiuti bis conterrà misure per dare sollievo a famiglie e imprese dagli effetti di una serie di emergenze come caro-energia, inflazione, Covid e siccità. Ecco alcune delle misure che potrebbero essere inseriti nel pacchetto.

Bonus 200 euro

Il bonus 200 euro: le regole della "prima tornata"
Il bonus 200 euro: le regole della "prima tornata"

Fra le iniziative sul piatto c'è il rinnovo del bonus 200 euro, arrivato a luglio per parte degli italiani che ne avevano il diritto (redditi sotto i 35mila euro annui). Il bis al contributo una tantum - che, a questo punto, non sarebbe più tale - potrebbe essere alternativo al taglio dell'Iva oppure vi si potrebbe aggiungere. Se le regole per l'erogazione dovessero essere le stesse del primo decreto aiuti, anche la platea di beneficiari a questo punto sarebbe lo stesso. Dai sindacati, però, è arrivata la richiesta di estendere l'aiuto alle categorie escluse in precedenza. 

Giù i prezzi degli alimentari

Abbiamo citato la sforbiciata sull'Iva, l'imposta sul valore aggiunto. L'iniziativa riguarderebbe i beni di prima necessità, come anticipato dal sottosegretario all'Economia Laura Castelli. L'Iva verrebbe azzerata su pasta e pane, ci sarebbe un taglio dal 10% al 5%, invece, su carne e pesce.

Proroga sconti sulle bollette e carburante

Contro il caro-energia dovrebbe venire confermata l'anestetizzazione degli aumenti di energia elettrica e gas con l'azzeramento degli oneri di sistema, boccata d'aria quanto mai attesa dalle famiglie. Lo stesso potrebbe accadere per il taglio delle accise sui carburanti, servito a evitare il "decollo" dei prezzi di benzina e diesel verso vette mai toccate in precedenza. Il taglio delle accise ammonta a 30 centesimi.

Una mano alle imprese

Per le imprese sembra assicurato il prolungamento della misura sui crediti di imposta. Sempre il sottosegretario Castelli ha annunciato la possibilità di un primo intervento sul cuneo fiscale, grazie al miglioramento del deficit di cui ha parlato Draghi nella sua relazione.