Milano – Le prime bollette di luce e gas emesse in lingua cinese in Italia sono di Polis Energia, azienda nata per la consulenza a grandi imprese che otto anni fa ha scommesso anche sul privato. «Lo abbiamo fatto puntando sui servizi prima ancora che sulle politiche del prezzo più basso», sottolinea l’amministratore delegato, Lucio Cerullo.
Ora la sfida è un’altra: parlare alla clientela cinese con la sua stessa lingua incrementando l’assistenza. «Abbiamo intercettato agenzie che vendevano a imprenditori e famiglie e abbiamo compreso fin da subito la forte esigenza di poter avere le letture in cinese», spiega l’ad. Guardando il fac-simile di una bolletta di fornitura energetica si vedono i dettagli dei consumi in cinese, tutti i riferimenti necessari per capire il documento e un Qr code che consente di avere altre informazioni, dall’anagrafica del cliente alla scadenza della bolletta. La strada è tracciata e il successo è nei numeri: nel 2023 la società ha totalizzato utili netti superiori a 962mila euro, 16 milioni di fatturato e un tasso di redditività proprio del 59,19%.
«Stiamo acquisendo una media di mille anagrafiche al mese solo cinesi». dichiara l’azienda. Quasi tutti i clienti del Dragone sono in Lombardia. Una parte a Prato, in Toscana, l’altra grande roccaforte asiatica in una zona a forte vocazione tessile. E proprio in Lombardia Polis Energia sta iniziando a mettere anche le prime insegne e ad allestire le prime vetrine. A inizio settembre sono previste due aperture: una nel Varesotto, a Cocquio Trevisago, verso i laghi. L’altra nel Milanese, a Cormano. Qualche mese ancora e a dicembre anche Melegnano (Milano) vedrà comparire i colori giallo e blu che già da qualche giorno si notano in provincia di Varese. «La presenza di un punto fisico di dialogo con la clientela è l’altra grande esigenza che abbiamo raccolto, soprattutto dove era radicata la presenza di società municipalizzate e l’abitudine di avere uno spazio di riferimento», sottolinea Cerullo.
La presenza di Polis Energia, attiva nel mercato libero della vendita di energia elettrica e gas dal 2012, è radicata in Lombardia, regione dove serve oltre 10mila privati oltre alla clientela business (a Livigno è scelta da gran parte degli hotel). Tuttavia, la squadra che opera nel back-office e nel commerciale è anagraficamente giovane. «Al nostro interno ci sono anche storie di riscatto, di persone che cercavano un’opportunità per ripartire a livello umano e professionale e ce l’hanno fatta», spiega l’azienda che ha stretto una partnership con un operatore telefonico cinese per implementare i servizi da dedicare alla comunità. «Abbiamo lanciato una nuova sfida oltre alla traduzione della bolletta: in aggiunta alla comunicazione via WhatsApp, che adottiamo anche con i clienti italiani, utilizzeremo a breve anche We Chat, il servizio di messaggistica più utilizzato in Cina. Parlando con la loro comunità è emersa questa esigenza: per loro non è solo un’app di messaggistica ma la utilizzano anche per i pagamenti».