Bellezza, la startup nata in lockdown va alla conquista della Grande Mela

Ilaria, farmacista di 31 anni di Bedizzole, e i cosmetici a base di olio e caviale: il segreto? L’online

Ilaria Prandelli, fondatrice della startup Ilaire

Ilaria Prandelli, fondatrice della startup Ilaire

Brescia - Ilaire, la startup del beauty nata nel il lockdown a Bedizzole sbarca a New York. La bresciana Ilaria Prandelli, farmacista di 31 anni, si è messa in proprio nel momento più difficile e ora scommette sulla Grande Mela, ma anche su Boston, Philadelphia e Beverly Hills per conquisterà il mondo con la cosmetica di alta qualità. Si è specializzata in creme, capsule e sieri per il viso "il biglietto da visita di ogni donna". Nasce tutto dal suo bernoccolo per alambicchi e formule: "L’idea di fondo è mettere a disposizione di signore di tutte le età ritrovati da usare quotidianamente. Un prêt-à-porter della bellezza che affonda le radici nella ricerca e ricorre a ingredienti speciali come l’oro e il caviale – spiega –. Il sogno in questo campo è essenziale, la sfida è metterlo alla portata di tutte".

Quando ha fatto il salto era appena diventata mamma e stava frequentando un master in cosmetologia. "Ho deciso di accelerare i tempi, puntando sull’online e su principi attivi di importanza medica". Scontati i test clinici ai quali vengono sottoposti tutti i prodotti, mentre un comitato scientifico ne verifica evidenza ed efficacia. Un’azienda fatta di donne per le donne, "l’imprenditoria femminile incontra ancora resistenze, ma la mentalità sta cambiando. Sebbene siamo ancora troppo poche e con parecchi ostacoli". Ma il pregiudizio non le ha impedito di allungare lo sguardo Oltreoceano. Dietro ci sono tre anni di lavoro, poi il virus che ha rischiato di compromettere tutto, ma lei ha deciso di andare avanti anche in piena epidemia: "A novembre ci siamo lanciate nel mercato americano grazie alla corporate Ilaire New York Ltd che sta portando avanti focus group. Allargare i propri orizzonti, lottare in vista di un obiettivo e andare costantemente alla ricerca di nuovi stimoli sono gli elementi dell’azienda".

La crisi sanitaria ha imposto un cambio di strategia: "Ho cercato di sfruttare al meglio Rete e pubblicità, ampliando i canali di vendita: oltre ai classici studi di medicina estetica abbiamo aggiunto farmacie selezionate e market online. Credo molto nell’e-commerce, ma, ancor di più, nella capacità di superare le difficoltà". Fra le quali un mercato affollato e sempre alla ricerca di novità. La cosmetica in Lombardia è un vero e proprio distretto secondo gli analisti che negli ultimi anni hanno cominciato a menzionarlo. Nel 2019, la direzione studi e ricerche di Intesa Sanpaolo ha analizzato più di 1.000 imprese del settore con un fatturato complessivo di 11,6 miliardi di euro. Ne è emerso che le province altamente specializzate nel beauty in Italia sono 12, sei delle quali lombarde: Lodi, Cremona, Bergamo, Milano, Monza e Brianza. Da qui la scelta di volare negli States, "dove la domanda è enorme e diversificata".