A.MOR.
Economia

Abarth 1000 Sp, Fiat fa rivivere il mito

L'iconica Sport Prototipo di Alfa Romeo torna dopo 55 anni con un modello unico che ne celebra il fascino senza tempo

La Abarth 1000 Sport

Milano - Torna la mitica Abarth 1000 SP ma con telaio in carbonio e alluminio e motore centrale 1.8 da 240 cavalli. E' da sempre un'auto iconica come la Lancia Aurelia B24S di Gassman ne “Il Sorpasso la Jaguar E-Type di Diabolik, giusto per limitarci a due esempi, e ancora oggi riesce ad ispirare i designer di tutto il mondo. A più di cinquant'anni dalla sua nascita il Centro Stile Fiat e Abarth l'hanno reinterpretatata in chiave moderna con un progetto realizzato nel 2021 che riprende le caratteristiche principali del modello originale, una spider a motore centrale con livrea rigorosamente rossa.

L'anima

Sotto la "pelle", il telaio tubolare della storica Sport Prototipo lascia il posto a un telaio ibrido, con la cellula centrale in fibra di carbonio e l'avantreno in alluminio. L'Abarth 1000 SP dispone di un potente motore centrale 4 cilindri sovralimentato in alluminio, da 1742 cc, capace di erogare fino a 240 CV di potenza. La meccanica della concept vanta sospensioni a triangoli sovrapposti all'anteriore, mentre al posteriore sono presenti sospensioni con schema Macpherson evoluto.  A 55 anni esatti dal debutto della sua progenitrice, l'Abarth 1000 SP, attualmente prodotta in un unico esemplare, è pronta a mettersi di nuovo in mostra e, in autunno, prenderà parte a importanti manifestazioni dedicate alle auto storiche.

La nascita

Nella seconda metà degli anni Cinquanta, Alfa Romeo e Abarth collaborarono per realizzare una vettura sportiva di cilindrata contenuta. Il progetto, affidato a Mario Colucci, ingegnere milanese e dipendente Alfa Romeo, si concretizzò nel 1958 con la produzione di un'Alfa Romeo di derivazione Abarth 1000, una coupè compatta - spinta da un motore realizzato a partire dal quattro cilindri della Giulietta Sprint Veloce, ma ridotto nella cilindrata - e caratterizzata dal telaio a traliccio di tubi. La vettura, "vestita" da una carrozzeria realizzata da Bertone su disegno di Franco Scaglione, resta un esemplare unico.  Al termine di questa collaborazione, Colucci venne assunto come Direttore Tecnico da Carlo Abarth e, nel 1966, gli venne affidato il progetto della Abarth 1000 SP: il nome della vettura indica la cilindrata del motore - derivato da quello della Fiat 600 - e la categoria Sport Prototipo. Concepita per le brevi corse di salita e le gare di durata, la 1000 SP è caratterizzata da linee semplici, basse e filanti. Leggera e potente, conquistò un'importante serie di vittorie internazionali, prima fra tutte quella ottenuta nella sua classe alla 500 km del Nurburgring, nel settembre 1966.