
L'attore Sidney Poitier (Ansa)
Il cinema mondiale perde un simbolo di lotta, di talento, di perseveranza. Il cinema mondiale perde Sidney Poitier. L'attore, primo uomo di colore a vincere il premio Oscar come miglior attore, è morto a 94 anni. Quando si pensa a Sidney Poitier la mente non può non andare a quell'"Indovina chi viene a cena?" che tanti luoghi comuni ha sdoganato in tutto il mondo. Fra i suoi film più famosi si ricordano "Sulle tracce dell'assassino" e "La calda notte dell'ispettore Tibbs", ma la pellicola - già, perché all'epoca erano davvero ancora pellicole - che gli ha regalato la gioia prima del Golden Globe e poi dell'Oscar è stata "I gigli del campo" nel 1964. L'attore era però già stato notato dal grande pubblico e dagli addetti ai lavori sei anni prima, con la sua magistrare intepretazione da protagonista nel film "La parete di fango". Quello di Poitier era un talento puro, cristallino, segnato anche sue umili origini: eran nato in Florida a Miami il 20 febbraio 1927 da modesti commercianti originari delle Bahamas, Evelyn Outten e Reginald James Poitier.