DIEGO VINCENTI
Cultura e Spettacoli

Provocazione e beat. Sul palco Myss Keta e il suo rap “velato”

Stasera l’artista milanese sul palco della Festa di Radio Onda d’Urto .

Myss Keta, stasera in concerto alla Festa di Radio Onda d’Urto

Myss Keta, stasera in concerto alla Festa di Radio Onda d’Urto

Nessuno l’ha mai vista in faccia. Non almeno da quando è diventata una star. Dovunque vada infatti Myss Keta indossa un velo, una maschera, qualcosa che non la mostri al mondo. Neanche fosse la Joelle Van Dyne dell’"Infinite jest" di David Foster Wallace (nel caso, se superate il timore delle mille pagine, è una grandissima lettura). Il nome invece lascia poco spazio all’immaginazione, del tutto adeguato a quell’orizzonte che descrive con una certa energia lirica in “Milano sushi & coca“: "Mi faccio un tempura che notte da paura, bamba soldi e sesso, la strada del successo". Forse gli appassionati più esigenti storceranno il naso. Chi è cresciuto a pane e Guccini. Ma la scrittura e il personaggio funzionano. Fin da quando per la prima volta è apparsa sul web nel 2013. Uno di quei fenomeni cult che paiono rimanere di nicchia e poi scopri invece che si sono trascinati dietro migliaia di persone e già vantano innumerevoli tentativi di imitazione. Come La Settimana Enigmistica. Insomma: carattere e provocazione nella rapper del mistero, che gioca coi doppi sensi e il paradosso, giorno dopo giorno alimentando le voci sul suo conto. Mentre sul palco continua ad essere madrina queer di grandi feste in bilico fra rap, pop e la semplice voglia di divertirsi. Quell’atmosfera un po’ stramba, di certe notti milanesi. Zona Porta Venezia. Anche se in questo caso si va in trasferta a Brescia, per la Festa di Radio d’Urto. Dove Myss Keta arriva ospite stasera, con in apertura la rapper italo-brasiliana Lorenzza. Biglietto popolare a 10 euro. Per una nottata di beat e adrenalina. I riferimenti vanno da Madonna a Peaches, da Lady Gaga a Miss Kittin, indimenticabile sacerdotessa della lunga stagione electroclash (e a cui deve qualcosa per il nome). Mentre dello scorso gennaio “Punto“, quarto album in studio, di nuovo per la Universal. Bello il singolo, “160BPM“. Per il resto vida loca. Come al solito. Anche in questi giorni. Anche alla festa del gatto nero.

Diego Vincenti