Lorenzo Fragola e Mameli
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Milano - Nel blu dipinto di blu. Il video del nuovo singolo "Testa x aria" Lorenzo Fragola e Mameli l’hanno girato in un angolo di cielo a quattromila metri d’altezza, precipitando nel vuoto con l’intenzione di dare sostanza (e gravità) alle parole di un testo che gli sta a pelle come la tuta da lancio. "So che vuoi volare, paura di cadere ma tu lasciati andare vedrai che poi andrà bene" canta il cantautore siciliano, 27 anni, assieme un altro catanese trapiantato a Milano quale Mario Castiglione, pardon Mameli. E lo sprone, prima che per gli altri, sembra essere per sé stesso, l’ennesimo punto e a capo di un’avventura artistica avviata otto anni fa con la vittoria di X-Factor.
Lorenzo, "Testa x aria" è un pezzo dalla costruzione anomala, di estatico nella prima parte che diventa dance negli ultimi venti secondi. "Abbiamo cercato di svicolare dai canoni abituali pur continuando a scrivere cose che fanno parte della nostra vita. Con Milano Sud sullo sfondo. In realtà il sentimento raccontato dalla canzone è a metà tra la paura di cadere e la voglia di volare. Quel desiderio irrazionale dell’uomo che attraversa speranze e delusioni di una generazione precaria come quella di cui facciamo parte.".
Aveva pensato di farla finita con la musica, ma poi è arrivato Mario. E questo è il vostro terzo singolo assieme dopo "Attraverso" e "Luna fortuna". "Ci siamo incontrati lo scorso anno in un momento molto difficile della mia vita, segnato dalla perdita di mio padre. La fatica ad esprimere quel che provavo attraverso la musica mi aveva fatto considerare l’idea di farlo con altre forme artistiche, poi, però, abbiamo iniziato a scrivere assieme, ritrovando l’entusiasmo smarrito".
Ormai siete inseparabili. "Lui dice, scherzando, che siamo una coppia di fatto. E un po’ di verità c’è, perché è diventato un mio parente a tutti gli effetti. Il fratello che m’ha aiutato a ritrovare me stesso".
A giugno ha postato su TikTok un suo attacco di panico. Ne sono arrivati altri? "Sì, perché certi problemi non si risolvono in tempi rapidi. Pure Mario un po’ ne soffre e la cosa diventa un altro legame fra noi. Sotto questo aspetto il buttarci nel vuoto per girare il videoclip è stata veramente una terapia d’urto. Cinquanta interminabili secondi di caduta, ma anche l’esortazione a buttarsi nelle cose per vincere le paure e migliorare la propria vita".
E adesso? "‘Attraverso’ e ‘Testa x aria’ sono invece due validi esempi delle nostre capacità autorali che speriamo continuino a lungo a produrre frutti".