La Sinfonica e il gioiello sacro firmato da Mozart

L’Orchestra Sinfonica e il Coro Sinfonico di Milano regalano un gioiello della musica sacra: "Der Messias K 572", adattamento...

Massimo Fiocchi Malaspina, direttore del Coro Sinfonico di Milano

Massimo Fiocchi Malaspina, direttore del Coro Sinfonico di Milano

L’Orchestra Sinfonica e il Coro Sinfonico di Milano regalano un gioiello della musica sacra: "Der Messias K 572", adattamento di Wolfgang Amadeus Mozart del celebre oratorio inglese composto quasi 50 anni prima da Georg Friedrich Händel, con Anna Prohaska (soprano), Chiara Tirotta (mezzosoprano), Ilker Arcayürek (tenore), Liviu Holender (baritono), sotto la direzione di Christoph Koncz, direttore di estrema versatilità, definito dalla critica "puro genio dalla incredibile presenza, che combina il virtuosismo con un’espressione straordinaria"; il Coro sarà diretto da Massimo Fiocchi Malaspina. Appuntamento all’Auditorium, Largo Mahler, venerdì alle ore 20 e domenica alle 16. Il Maestro Koncz, musicista fine conoscitore del repertorio operistico e sinfonico, ha da sempre dedicato una particolare attenzione alla musica di Mozart e dei suoi contemporanei; ha inciso per Sony i "Concerti per violino" di Mozart con Les Musiciens du Louvre. Mozart ascoltò per la prima volta il "Messiah" di Händel a Londra nel 1764 o 1765, e poi a Mannheim nel 1777. Carl Philipp Emanuel Bach, figlio di Johan Sebastian, fu il primo ad eseguire l’oratorio in tedesco: lo presentò nel 1775 ad Amburgo, su libretto tradotto da Friedrich Gottlieb Klopstock e Christoph Daniel Ebeling.

La rielaborazione del Messiah händeliano risale però al 1789, un periodo particolarmente proficuo per la creatività mozartiana. Oltre l’oratorio, il compositore avrebbe rielaborato anche Aci e Galatea, Alexander’s Feast e Ode for St Cecilia’s Day. G.L.