
Una curiosa immagine creata con l’intelligenza artificiale su input dell’artista
Molti lo conosceranno come pioniere della musica elettronica, come compositore, performer e producer, ma Jean-Michel Jarre (Lione, 1948) stavolta si presenta nella veste di artista contemporaneo con “Promptitude“ (fino al 7 settembre), la sua prima esposizione di arti visive organizzata al MEET Digital Culture Center, il primo Centro Internazionale per l’Arte e la Cultura digitale in Italia, nato a Milano con il supporto di Fondazione Cariplo e fondato da Maria Grazia Mattei. Un debutto importante nel mondo dell’arte contemporanea. Con “Promptitude“ Jean-Michel Jarre si conferma innovatore nella scena artistica e compie un passo ulteriore nella sua continua esplorazione delle relazioni tra arte, tecnologia e percezione umana, integrando la dimensione visiva nei suoi progetti musicali e performativi: oggi questo legame si rinnova e si espande in un terreno nuovo, quello del dialogo creativo tra l’uomo e l’intelligenza artificiale. "Una mostra-evento che supera i confini delle discipline tradizionali", sottolinea Maria Grazia Mattei, presidente di MEET. "Un invito a esplorazioni inattese, in cui l’umano contribuisce con creatività, mentre la macchina offre possibilità di esecuzione e nuove prospettive".
Al centro della mostra vi è l’idea che il prompt – la breve istruzione data all’IA – sia l’equivalente di un haiku nella poesia: un’unità minimale di significato, carica di evocazione e suggestione. Come spiega lo stesso Jarre: "Un prompt è per l’IA ciò che un haiku è per la poesia, un’essenza breve ma potente che apre un mondo in poche parole. Un haiku cattura l’istante, un prompt cattura l’intenzione, entrambi trasformano poche parole in una visione inaspettata".
Jarre ha ideato brevi testi poetici e l’IA li ha tradotti in immagini di creature ibride, sospese tra il mondo umano e quello meccanico. La riflessione di Jarre si allarga anche alla dimensione temporale della creazione contemporanea: il tempo umano, fatto di lentezza, intuizione e meditazione, si confronta con la velocità delle tecnologie generative. Ma è l’uomo che deve padroneggiare la tecnica.
St.Con.