ANDREA SPINELLI
Cultura e Spettacoli

Nella Fabbrica di Gianluca Grignani: "L’ho fatta io, ma la gente l'ha resa storia"

Il concerto sull’album del 1996 stasera al Fabrique

Gianluca Grignani

Milano - Gianluca Grignani definisce “La fabbrica di plastica” "un album che è riuscito ad essere di successo quando non aveva tutte le caratteristiche per esserlo". È a questa piccola grande anomalia che il rocker milanese dedica il concerto celebrativo di stasera al Fabrique. Il disco uscì nella primavera del 1996 e da quel momento, per lui, il mondo non fu più lo stesso. "“La fabbrica di plastica“ l’ha scelto la gente, non io – prosegue il più indisciplinato dei cantautori nostrani, cinquant’anni –. Dopo una prova così folle pensavo che non avrei più fatto questo lavoro e invece l’ho continuato a fare. La follia che era in me ha dimostrato che non ero poi così pazzo. La forza rivoluzionaria del disco è che non avrebbe dovuto esserci. La gente ha deciso. E questo ormai succede pochissime volte. È un album che ha fatto la storia: l’album l’ho fatto io, ma la storia l’ha fatta la gente. Musicalmente è sempre stato un progetto indipendente e oggi che la musica è diventata molto più fruibile per tutti lo è forse ancora di più".

Accompagnato dalla stessa band che in estate l’ha affiancato nel Living Rock and Roll Tour 2022 (Salvatore Cafiero alla chitarra, Andrea Fagiuoli al basso, Enrico Magnanini alle tastiere, Claudio Miele alla batteria e Lorenzo Mercuriali alle percussioni), "Grigna" già col titolo "La fabbrica di plastica and only the best" promette una notte a ad alto volume, arroventata dai successi di una vita. "Sarà un ritorno al futuro per un disco che cambia il passato e riaffiora dal lontano 1996 più attuale che ma – anticipa lui –. È un album per la gente che parla di me, ma anche molto di lei. Per questo mi piacerebbe portare lo spettacolo in dimensioni sempre diverse, mantenendo comunque l’intenzione di un concerto reale, senza fronzoli, in cui a parlare è solo la musica. Che assomiglia molto di più alla gente di quanto immaginassi. Quando imbraccio la chitarra, non faccio finta".