GRAZIA LISSI
Cultura e Spettacoli

Fazil Say: suono Mozart con ogni cellula

Il musicista turco debutta alla guida dell’Orchestra sinfonica milanese Giuseppe Verdi

Fazil Say

Milano, 30 marzo 2017 - Fra i maggiori interpreti mozartiani internazionali, pianista, direttore d’orchestra e compositore, Fazil Say è un artista assoluto. Il suo nome dovrebbe comparire solo sulle pagine della cultura, invece si sono occupate di lui quelle della politica internazionale: per aver inviato alcuni tweet ironici sul utilizzo della religione nel potere politico del suo Paese, il musicista turco è stato incarcerato per quasi un anno. Un’esperienza dura che il pianista ha elaborato, una volta uscito, incidendo “Mozart Complete piano sonatas” (Warner Classic), l’edizione integrale delle opere pianistiche mozartiane. Fazil Say debutta alla guida dell’Orchestra sinfonica milanese Giuseppe Verdi, questa sera alle 20.30 all’Auditorium, nella triplice veste di pianista, compositore e direttore. Il concerto verrà replicato domani alle 20 e domenica alle 16. Evento in onore del genio di Salisburgo con un curioso quanto pregevole intermezzo, Say propone uno dei brani più conosciuti da lui composti “Silk Road- Concerto per pianoforte e orchestra d’archi”, un intenso viaggio musicale che attraversa la vecchia Europa fino ad arrivare in Oriente, un appassionante itinerario per riscoprire un mondo esotico e provocante, sulle note che hanno segnato la leggendaria “Via della Seta”.

Fazil Say è nato ad Ankara nel 1970, figlio dello scrittore, poeta e musicologo Ahmet, è un artista complesso e poliedrico, capace di esprimersi al meglio in ogni ambito musicale, jazz compreso. Sa proporsi a un pubblico trasversale, nel vero senso del termine, non a caso ha fondato il Worldjazz Quartet che si è già esibito nei maggiori teatri e festival internazionali. Le sue interpretazioni e le letture mozartiane sono intelligenti e sorprendenti. «Non possiamo suonare Mozart semplicemente con le dita» racconta Say «La sua musica ha bisogno di essere assorbita dal nostro corpo, dal nostro essere, dalla nostra vita. Dobbiamo viverla, respirarla. Ho tanto cercato di raggiungerla e poter essere degno di lei».

In concerto, dopo l’Ouverture da “Le nozze di Figaro”, Fazil Say propone l’esecuzione di due tra i più popolari “Concerti per pianoforte e orchestra”, i numeri 12 e 23, composti da Mozart in uno stato di grazia. L’artista turco ha recentemente pubblicato con il violoncellista tedesco Nicolas Alstaedt musiche di Debussy, Janacek, Shostakovich. Il titolo dell’album prende ispirazione dalla sonata del compositore “4 Cities”, una celebrazione in musica di quattro città turche care a Fazil Say che continua a risiedere nel suo paese. “4 Cities” è stata eseguita in prima assoluta nel giugno 2012 durante il “City of London Festival” da Nicolas Altstaedt e José Gallardo.