Dear Jack, “Mezzo respiro” e poi sarà show

I Dear Jack varano ufficialmente il dopo-Alessio Bernabei, l’ex frontman fuoriuscito lo scorso settembre per dedicarsi alla carriera solista, con la necessità di metabolizzare l’avvicendamento tra lui e Leiner Riflessi di ANDREA SPINELLI

I Dear Jack tornano dal vivo per una data unica all’Alcatraz

Milano, 16 marzo 2016 - Se c'era una cosa divertente quest’anno nella Sanremo di fine Festival erano i cartelli con la scritta “04” attaccati dai fans dei Dear Jack anche negli angoli più remoti della città. “04” era, infatti, il numero del televoto con cui la band di “Mezzo respiro” contava di esorcizzare il fantasma dell’eliminazione e conquistarsi un posto nella sfida finale; obiettivo fallito di un soffio, che non ha però demoralizzato le sue truppe, pronte a marciare questa sera nel ventre febbricitante dell’Alcatraz per la presentazione live del nuovo album, intitolato proprio “Mezzo respiro”.

Un concerto con cui i Dear Jack varano ufficialmente il dopo-Alessio Bernabei, l’ex frontman fuoriuscito lo scorso settembre (non senza polemiche) per dedicarsi alla carriera solista, con la necessità di metabolizzare prima possibile l’avvicendamento tra lui e il nuovo cantante Leiner Riflessi. Quella di metterli uno contro gli altri sul palco dell’Ariston, lasciando poi al pubblico e alle giurie il compito di decidere il loro destino, è apparsa a Carlo Conti un’occasione troppo ghiotta da lasciarsi sfuggire per non trasformarla in uno dei tormentoni di questa 66a edizione. Alla fine l’ha spuntata Bernabei, rimasto in gara fino in fondo, anche se poi incapace di andare poi oltre il quattordicesimo posto della classifica generale. «Quella settimana ce la siamo goduta, perché andare al Festival è sempre un’emozione grandissima» - spiega il quintetto, in gara (con Bernabei) pure l’anno scorso -. «Ci siamo preparati per mesi e siamo rimasti entusiasti del nostro lavoro; eravamo molto sicuri tanto del pezzo che della sintonia tra di noi, un po’ meno della capacità di non farci prendere la mano dall’emozione. Ma alla fine è andata bene, nonostante il mancato ripescaggio».

Sia Leiner che i Dear Jack hanno in comune l’esperienza del talent, il cantante di colore davanti alle telecamere di X-Factor, e la band con il nome ripreso da Jack Skeletron (il lugubre protagonista di “Night before Christmas” di Tim Burton) davanti a quelle di “Amici”. «Abbiamo deciso di portare a Sanremo “Mezzo respiro” perché è stata la prima canzone cantata assieme quando ci siamo trovati la prima volta in studio per conoscerci”, spiegano. Leiner aveva questo pezzo, scritto assieme a Roberto Balbo, Stefano Paviani e Claudio Corradini, che è sembrato a tutti un buon principio per la nuova collaborazione. Il repertorio del concerto all’Alcatraz poggerà sui tre album incisi finora dagli eroi di “Domani è un altro film”, compresa la cover di “Oro” dedicata a Mango tra i solchi di questo nuovo album. «Abbiamo sempre avuto forte stima per il cantautore di Lagonegro e tempo fa abbiamo eseguito quel pezzo pure ad una serata in onore di Mogol quale omaggio ad entrambi».