MARCO GALVANI
Cultura e Spettacoli

"Blue shoes", la musica contro l’amore che diventa violenza

Il video dell’ultimo singolo degli Antheia Dreams: "Immedesimarsi in qualcosa di marcio per non essere quel marcio nel mondo"

Gli Antheia Dreams

Milano - Blue shoes. Il blu come il colore della depressione, del vuoto interiore. Le scarpe come “il trofeo dell’assassino”. “Blue shoes” come il pezzo di “denuncia velata” contro quella “malvagità selettiva” che porta al femminicidio. Leonardo l’ha scritto partendo da “un fatto vero che è capitato vicino a me, nella mia cerchia di conoscenze. E mi sono sentito quasi in dovere di esprimere un senso di condanna verso l’amore che si trasforma in odio e violenza, contro il femminicidio”.

Quella follia che esplode in un corpo senza cuore. Leonardo ha provato a mettersi nei panni di chi commette “questi orrori”, di chi “si porta con sé le scarpe della vita che ha appena strappato senza rendersi conto del fallimento che c’è dentro di lui”. “Immedesimarsi in qualcosa di marcio per non essere quel marcio nel mondo”, racconta Leonardo. Consapevole di muoversi su un tema difficile, pericoloso, ma altrettanto, continuamente, attuale. Anche per questo lui e i suoi Antheia Dreams hanno voluto far correre il pezzo lungo lo spartito di “una musica orecchiabile per poter arrivare a quante più persone possibile”. Allontanandosi dalle sonorità grezze dei primi due singoli per percorrere strade meno aggressive continuando comunque ad attingere dall’eredità del blues, del classic rock, del punk e del britpop.

E inseguendo sempre il loro ‘sogno fiorito’. Questo, in fondo, è il senso del loro nome: “Antheia era una delle Cariti della mitologia greca ed era la dea dei fiori, dreams sono i sogni – spiega Leonardo -: ecco, il nostro sogno è quello di diventare qualcuno nella musica”. Tanto che “stiamo già lavorando a un altro singolo per riuscire a pubblicare un album a settembre. Una raccolta di storie che vogliamo raccontare. E che possano far fiorire il nostro sogno”.