Covid, variante Centaurus: "Più contagiosa e pericolosa". Sintomi, incubazione e vaccino

Dagli ultimi studi sembra che l'ultima mutazione Omicron possa mettere a rischio il prossimo autunno. Ecco cosa sappiamo

Milano, 29 agosto 2022 - Autunno a rischio Covid a causa della variante Centaurus. E' l'ipotesi di Fabio Angeli, professore di Malattie dell’apparato cardiovascolare all’Università dell’Insubria e direttore della Cardiologia dell’Ics Maugeri di Tradate che,  insieme alla biotecnologa Martina Zappa e al ricercatore Paolo Verdecchia, ha firmato uno studio sull'ultima mutazione del virus, pubblicato sull’ European Journal of Internal Medicine.

Col suo gruppo di studio, Angeli ha analizzato in laboratorio la variante Centaurus, tecnicamente Omicron BA 2.75 perché deriva da Omicron 2 e secondo gli scienziati è la grande incognita che incombe sui prossimi mesi: isolata a maggio in India, è già arrivata in Europa, a luglio è stato scoperto il primo caso in Italia. Sulla carta ha i numeri per soppiantare Omicron 5, perché ha "quattro mutazioni, tutte sulla proteina Spike che è l’“artiglio” del virus per agganciare le nostre cellule, che lo rendono 57 volte più adesivo ai nostri recettori Ace2. Oltre tremila volte più della variante Alpha". I recettori sono "glicoproteine transmembrana che occupano tutto lo spessore della membrana delle nostre cellule, e contribuiscono a regolare le nostre funzioni vitali come la pressione, hanno effetti antinfiammatori e antitrombotici. Sono ubiquitarie nei tessuti, e molto espresse nell’apparato respiratorio dal quale entra il virus, che, quando si lega, le paralizza, inibendo la loro capacità di proteggerci". 

Cosa sappiamo di questa variante? Dal nome alla diffusione fino ai sintomi e alla pericolosità: ecco le prime informazioni e gli studi. 

Centaurus, cos'è

Dagli studi emerge che Centaurus è la mutazione BA.2.75 di Omicron, quindi "una variante di una variante" che "sicuramente è una potenziale candidata per prendere il posto della BA.5".

Il primo caso

Centaurus è stata rilevata per la prima volta in India a inizio maggio e da allora si è diffusa in una decina di Paesi, tra cui Regno Unito, Stati Uniti, Australia, Germania e Canada. Dovrebbe essere più performante: infetta velocemente ed è in grado di produrre varie mutazioni sfuggendo dunque allo scudo vaccinale o agli anticorpi di quanti hanno già contratto il virus.

Il nome Centaurus

Il soprannome del ceppo secondario è stato inventato su Twitter e deriva dal nome di una costellazione di stelle che rappresenta un centauro, una creatura mitologica greca che è metà umana e metà cavallo. Il motivo è che la sottovariante presenta un numero notevole di mutazioni rispetto a Omicron 2, il che la rende un "mix". 

Quanto è contagiosa e pericolosa

Centaurus, la nuova variante Covid, sarebbe più capace di aderire alle cellule del corpo umano, e dunque potenzialmente più pericolosa. E potrebbe diventare dominante, rimpiazzando le altre Omicron. È quanto emerge da uno studio dell’Università dell’Insubria sugli effetti molecolari delle nuove mutazioni di Sars-CoV-2, pubblicato sull’European Journal of Internal Medicine. La ricerca ha dimostrato che le mutazioni di Omicron Centaurus (BA.2.75), la cosiddetta variante indiana, rendono il virus ancora più “adesivo” ai recettori delle nostre cellule rispetto alle precedenti varianti e, in particolare, a Omicron 5. Fabio Angeli, professore di Malattie dell’apparato cardiovascolare dell’Insubria e direttore della Cardiologia di Ics Maugeri di Tradate, ha spiegato: "La maggiore capacità di Centaurus nel legarsi ai recettori del nostro organismo, i cosiddetti Ace2, apre nuovi scenari pandemici e identifica questa variante come possibile dominante a livello mondiale. Sono ancora da verificare i suoi effetti in termini di aggressività, ma l’aumentata capacità di legarsi alle nostre cellule e la successiva paralisi dei recettori Ace2, che hanno un ruolo fondamentale nel regolare le nostre capacità vitali, ci fanno supporre anche una verosimile aumentata capacità nel creare danni al nostro organismo; questo sottolinea quanto sarà cruciale la nuova campagna vaccinale ed il ripristino delle misure di protezione individuale".

Covid, contagi più veloci con Centaurus: lo studio

Sintomi

Per quanto riguarda i sintomi, sembrano simili a quelli delle altre varianti di Omicron: febbre, affaticamento, mal di testa, tosse, mal di testa e naso che cola, fino ad arrivare a complicazioni respiratorie acute. Anche se i casi di polmonite, rispetto ai ceppi precedenti del virus, sono in numero decisamente più basso. Nei casi registrati in India, da dove ha avuto origine, e in alcuni Paesi europei, come la Gran Bretagna, sono stati rilevati anche perdita dell'olfatto e del gusto, vomito e diarrea.

Incubazione

Dai primi studi è emerso che dopo 4-5 giorni i sintomi finiscono e le persone si negativizzano in 8 giorni. Anche i tempi di incubazione si sono notevolmente ridotti con la variante Omicron: siamo intorno ai 3-4 giorni. Un periodo più breve rispetto a quello alla variante Delta, che era mediamente di 5 giorni (con una forbice compresa tra 2 e 14).

Vaccino

Dievrsi virologi hanno ipotizzato la presenza di Centaurus in maniera prevalente per il prossimo autunno, dopo che sarà finita l'ondata di Omicron 5. E il fatto che si sviluppi in questa stagione, col favore delle condizioni meteorologiche, ne faciliterebbe la diffusione. Ma c'è un altro aspetto che preoccupa e che favorirebbe la contagiosità: Centaurus, come tutte le nuove varianti, potrebbe eludere la capacità protettiva della vaccinazione e quindi anche reinfettare chi si è ammalato in precedenza.

Prevenzione

Le strategie di prevenzione rimangono comunque l’arma più efficace che abbiamo per limitare i rischi. E non dimentichiamo che nei casi più seri o in soggetti a rischio i farmaci, utilizzati con la massima appropriatezza e prima possibile (siano essi antivirali specifici o cocktail di anticorpi monoclonali che si sono rivelati utili anche nei confronti di Omicron) possono consentire di affrontare in modo più efficace un’eventuale infezione. La certezza è che vaccinazione, mascherine e igiene sono basilari per difenderci meglio.