Troppi vandali, niente treni di notte

Trenord ferma 41 corse su 12 linee fra le 19.48 e le 23.40. La lettera dei vertici alla Regione: pochi viaggiatori, solo malintenzionati

treni devastati dai vandali

treni devastati dai vandali

Milano, 3 aprile - Trenord e Regione Lombardia hanno concordato di sospendere 41 corse divise tra 12 linee ferroviarie regionali. Si tratta in tutti i casi di corse serali, con orario di partenza compreso tra le 19.48 e le 23.40. Una scelta non casuale: la sospensione, infatti, è stata decisa per porre un argine al crescendo di episodi di violenza e di atti vandalici verificatosi a bordo dei treni negli ultimi mesi proprio nelle ore serali e notturne, quando sui convogli, complici le restrizioni agli spostamenti in vigore a causa della pandemia, manca il controllo sociale garantito dalla presenza di più passeggeri. Il provvedimento scatterà già oggi e terminerà l’11 aprile. Ma prima di questa data i vertici di Trenord e Claudia Terzi, assessore regionale ai Trasporti, si ritroveranno per verificare gli esiti del taglio e decidere se prorogarlo.

Le ragioni della sospensione delle 41 corse sono dettagliate nella lettera inviata il 31 marzo da Giorgio Spadi, direttore operativo di Trenord, all’assessore, con tanto di inventario di quanto avvenuto ultimamente a bordo. "La perdurante collocazione della Lombardia in zona rossa e le forti limitazioni agli spostamenti hanno determinato un’ulteriore forte contrazione della domanda di trasporto– si legge nelle –. In particolare nella settimana dal 22 al 28 marzo la media dei viaggiatori trasportati dal lunedì al venerdì è scesa a 262.000, valore minimo dall’inizio del 2021, mentre al sabato e alla domenica la frequentazione scende rispettivamente a 145.000 e 95.000 viaggiatori. A fronte di una riduzione dei viaggiatori trasportati del 72%, il servizio si attesta su oltre 2.100 treni al giorno, pari al 95% dell’offerta pre-Covid". Messaggio nel messaggio: al di là del tema sicurezza, sussiste una sproporzione tra domanda e offerta.

Subito dopo, però, ecco che il tema sicurezza diventa centrale. "La situazione – scrive Spadi – è particolarmente critica nella fascia serale, dopo le 21, nella quale a causa delle limitazioni vigenti, i treni sono praticamente vuoti e frequentati quasi esclusivamente da persone che creano grandi problemi per la sicurezza dei pochi viaggiatori presenti, del nostro personale in servizio sui treni e per la salvaguardia del materiale rotabile. Nei primi due mesi del 2021 gli atti vandalici hanno registrato un incremento del 30% rispetto allo stesso periodo del 2020. Tra gennaio e febbraio di quest’anno si sono registrati 148 attacchi (contro i 104 del primo bimestre dell’anno scorso) che hanno causato la distruzione di centinaia di vetri. In questo stesso periodo sono stati divelti o lacerati 520 sedili e rubati 1.113 martelletti di sicurezza. Le pareti esterne dei treni sono state violate con circa 20mila metri quadri di graffiti". "Al termine di ogni settimana – si fa presente – ci sono ormai 4 o 5 treni fermi per vandalismo". Non è finita: "Anche le aggressioni al nostro personale, purtroppo non solo verbali, sono in crescita: nella sera di sabato 27 marzo due donne capotreno sono state aggredite da persone a bordo dei treni. Una di esse è dovuta ricorrere alle cure al Pronto Soccorso, un’altra ha invece concluso il servizio malgrado un ciclofattorino le avesse scagliato contro la bicicletta alla richiesta di mostrare il biglietto".

«La situazione – si ricorda nella lettera – è stata più volte denunciata alle autorità: nella giornata del 29 marzo Trenord ha inviato una lettera dettagliata a tutte le Prefetture della Lombardia per rappresentare le criticità presenti su alcune linee". Qualcosa è stato fatto: "Da mesi Trenord ha attuato, insieme alle forze dell’ordine, scorte a bordo dei treni e presidi nelle stazioni". Azioni non risolutive anche perché non c’è una significativa presenza di viaggiatori a bordo. "In assenza di questo basilare “controllo sociale“ risulta fin troppo facile impadronirsi di un martelletto di sicurezza e spaccare tutti i vetri di una carrozza o minacciare un viaggiatore o il personale in servizio". Da qui la richiesta alla Regione di poter ridurre "i treni in circolazione nelle ore serali" con "il duplice effetto di concentrare i pochi viaggiatori su un numero inferiore di treni e di consentire un più agevole controllo degli stessi da parte delle forze dell’ordine e della security aziendale". Richiesta accolta dalla Regione e condivisa con la Polfer.