Pregliasco e i profughi ucraini in arrivo in Italia: "Validare subito il vaccino Sputnik"

Il 34% di loro ha affrontato la profilassi in patria con il siero russo, non valido qui per il Green pass: con la validazione non si dovrà rivaccinare chi arriva

Sale l'ondata dei profughi in arrivo in Italia. E occorre il vaccino

Sale l'ondata dei profughi in arrivo in Italia. E occorre il vaccino

Milano – Profughi e vaccini, che fare? “Correre per verificare l’affidabilita’ del vaccino russo Sputnik, non approvato dall’Ema, con cui sono vaccinati circa il 34% degli ucraini, migliaia dei quali stanno fuggendo verso l’Italia e altri paesi occidentali, dove non e’ riconosciuto per la certificazione verde“. Il virologo Fabrizio Pregliasco, Direttore Sanitario dell’Ortopedico Galeazzi di Milano e docente presso l’Universita’ Statale di Milano, spiega  l’urgenza di questo provvedimento.

 “Chi e’ gia’ vaccinato con lo Sputnik non e’ detto che debba rifare la vaccinazione. E’ probabile che si facciano delle prove e si potra’ valutare l’intercambiabilita’, come e’ gia’ stato fatto per Astrazeneca e Pfizer”. “Si tratta di avere una validazione formale che dovrebbe avvenire a breve - sottolinea -. Sara’ necessario definirla quanto prima”. Perche’ stanno arrivando migliaia di profughi e si dovra’ gia’ vaccinare chi non e’ vaccinato. Come si sa la curva dei nuovi casi di Covid in Italia sta salendo nelle ultime settimane ma per diverse concause e non solo per gli arrivi di chi fugge dalla guerra“.

Pregliasco ne è convinto: “C’e’ stato anche un boom di contagi nella vicinissima Svizzera, se e’ per questo. Un ruolo lo stanno avendo anche “gli sbalzi termici in questo periodo che facilitano la diffusione del virus, cosi’ come la presenza di Omicron 2, contagiosissima, sempre piu’ presente, e che coinvolge i bambini in modo abbastanza ampio. Tutto questo incide” spiega Pregliasco. Ci dobbiamo preoccupare dell’arrivo di una nuova ondata?

“Dobbiamo valutare se nei prossimi 10-15 giorni ci sara’ anche un incremento nel numero dei decessi - replica il virologo - Pero’, a mio avviso, e’ chiaro che sebbene le riaperture siano giuste e necessarie, vanno fatte con il buon senso con cui abbiamo adottato nel tempo tutte le varie prescrizioni in Italia, quindi con progressivita’. Se apriamo il rubinetto dell’acqua, tutto insieme, all’improvviso come hanno fatto gli inglesi, c’e’ questo rischio di rebound, di risalita ancora piu’ elevata”. 

“Facciamo le cose con gradualita’ - e’ l’ammonimento -. Mi riferisco alla riapertura dei contatti, piu’ contatti abbiamo e piu’ il rischio c’e’”. Questo non va solo affidato al buon senso delle persone ma anche a “prescrizioni che dovranno arrivare” dal ministero. “Non togliamo le mascherine al chiuso subito, il green pass lasciamolo ancora per un po’ e poi togliamolo, ma in modo graduale torniamo verso la normalita’”. L’infezione va “governata” anche in questa fase di riaperture per evitare picchi che possano mettere in crisi il sistema sanitario“.

La risalita di Covid-19 “è purtroppo un dato abbastanza confermato in tutta Europa. La speranza” del virologo Fabrizio Pregliasco, docente all’università Statale di Milano, “è che si possa trattare solo di un’onda di rimbalzo” più che di una quinta ondata epidemica vera e propria, “e soprattutto che l’aumento dei positivi non si ripercuota in modo particolarmente rilevante sull’occupazione degli ospedali. Ma per valutare il destino” di questa inversione della curva “serviranno 10-15 giorni”, spiega il medico.

Un periodo di tempo che dovrebbe bastarci “per capire se questo incremento di casi comporterà un appesantimento anche dal punto di vista dei ricoveri in area medica e in terapia intensiva”. Il focus comunicativo si è spostato tutto sulla guerra in Ucraina e, insieme al “miglioramento oggettivo delle scorse settimane”, ha alimentato l’idea del ‘tutto finito’; ha fatto sì che “in molti schivino le vaccinazioni e le dosi booster perché ‘tanto adesso a che serve’”, e ha condizionato i comportamenti lasciando Sars-CoV-2 più libero di agire. Ma il virus è tra noi e, sottovalutato, ha rialzato la testa.