Prenotazione vaccini, a rispondere è sempre il call center di Aria

Partita la messa in mora dell'azienda responsabile del caos prenotazioni ma non è Poste a occuparsi del servizio telefonico

Guido Bertolaso in conferenza stampa con Giovanni Pavesi, direttore Welfare

Guido Bertolaso in conferenza stampa con Giovanni Pavesi, direttore Welfare

A una settimana dall'avvicendamento tra Aria spa e Poste Italiane nell'organizzazione delle prenotazioni dei vaccini per i cittadini lombardi, tengono sempre banco le sorti della società regionale i cui vertici si sono dimessi dopo il caos prenotazioni e gli strali di Bertolaso e della Moratti. Ma l'Azienda Regionale per l'Innovazione e gli Acquisti  continua a lavorare per il Pirellone e per la campagna di immunizzazione visto che al call center rispondono sempre gli operatori della contestatissima società.  A fare il punto della situazione è il dg al Welfare della Regione Giovanni Pavesi in audizione congiunta delle commissioni Sanità e Bilancio del Consiglio Regionale. "In questo momento non abbiamo ancora corrisposto alcuna somma ad Aria Spa per i servizi fatti finora, vorremmo arrivare ad uno stralcio rispetto a quanto precedentemente pattuito. Abbiamo formalmente messo in mora la società, contestandone il servizio e chiesto una rendicontazione dei costi". Poi, la scoperta. "Stiamo ancora utilizzando il call center di Aria - ha aggiunto Pavesi -, perché in questo momento da parte di Poste non c'è ancora stata una manifesta volontà ad accollarsi un servizio di call center». In effetti, i problemi maggiori erano stati causati dal sistema sms. 

E ancora. "La delibera prevede che ci sia un Comitato esecutivo e prevede l'affidamento ad Aria di una determinata platea di servizi, non racconto dietrologie su chi ha deciso o chi non ha deciso, e' chiaro, c'e' una delibera". La risposta a chi chiedeva lumi su chi ha preso le decisioni sulla campagna vaccinale anti Covid e ha affidato a Aria la piattaforma di prenotazioni e il call center. Pavesi sottolinea che l'unita' di crisi o comitato esecutivo "e' un organismo assolutamente collegiale" stabilito dalla "delibera 43.53 che stabilisce una serie di indirizzi sull'organizzazione delle vaccinazioni delle Regioni". "Non sono un capro espiatorio, vengo qui a spiegare le cose che stiamo facendo".