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Università di Brescia, occupazionalità in crescita per i laureati

Uno studio di AlmaLaurea conferma che l'Università di Brescia offre maggiori possibilità occupazionali ai propri laureati rispetto alla media regionale e nazionale. Il 77,7% degli occupati considera il titolo molto efficace.

Università di Brescia, occupazionalità in crescita per i laureati

L’Università degli Studi di Brescia si conferma tra quelle che forniscono, in Lombardia e in Italia, più possibilità occupazionali ai giovani che abbiano seguito i corsi dell’ateneo retto da Francesco Castelli. Uno studio di AlmaLaurea sottolinea come siano saliti i dati occupazionali dei laureati triennali e magistrali, superiori alla media regionale e a quella nazionale. La percentuale di laureati triennali che trova lavoro a un anno dalla laurea è 89,1% contro l’81,7% del 2022 e la media regionale dell’81,4%. Sale anche il tasso di occupazione dei laureati magistrali a cinque anni dalla laurea: dal 91,9% del 2022 si passa al 94,9% del 2023 (la media regionale è invece proprio al 91,9%).

Il XXV Rapporto AlmaLaurea ha indagato le Università aderenti al Consorzio e le performance formative di oltre 281 mila laureati nel 2022 e di 670 mila laureati, di 78 università, di primo e secondo livello, del 2021, 2019 e 2017. I bresciani sono stati 4.838. "I dati 2023 evidenziano una crescita costante e un notevole miglioramento dal punto di vista del tasso occupazionale dei nostri laureati, più alti rispetto alla media regionale e nazionale - commenta il rettore Castelli –. Si tratta di risultato che conferma le scelte strategiche della nostra Università e premia la qualità dell’offerta didattica orientata a preparare al meglio i nostri studenti, accompagnandoli ad affrontare con successo e soddisfazione il proprio futuro professionale".

Per quanto riguarda i laureati alla triennale, a un anno dalla laurea, il 40,8% degli occupati può contare su un contratto a tempo indeterminato, mentre il 27,2% a tempo determinato. Il 16,3% svolge un’attività in proprio. Il lavoro part-time coinvolge l’8,9% degli occupati. La retribuzione è in media di 1.560 euro mensili netti. Il 77,7% degli occupati considera il titolo molto efficace. Per quanto riguarda i laureati alla magistrale, a cinque anni dal conseguimento del titolo gli occupati assunti con contratto a tempo indeterminato sono il 54,1%, mentre gli occupati con un contratto a tempo determinato sono il 6,6%. Svolge un’attività in proprio il 19,9%.

Milla Prandelli