Uccisi sul Garda, la folle notte dei turisti tedeschi: al bar a bere dopo l'incidente

Indagati per duplice omicidio colposo e omissione di soccorso, erano venuti a Salò per assistere al passaggio della Mille Miglia

Il recupero dei corpi straziati dei due giovani

Il recupero dei corpi straziati dei due giovani

Salò (Brescia) - Erano arrivati sul Garda che amano, e che frequentano da tempo, per assistere al passaggio della Mille Miglia, la gara delle auto d'epoca che sabato scorso sono sfilate nel golfo di Salò di rientro a Brescia.

E ora sul Garda i due turisti tedeschi ci dovranno rimanere finché lo riterrà opportuno l'autorità giudiziaria, che li ritiene responsabili del tragico incidente nautico la notte tra sabato e domenica costato la vita a Umberto Garzarella, 37 anni, di Salò, e a Greta Nedrotti, 25 anni, di Toscolano. Il corpo squarciato di Garzarella, titolare di un'azienda di manutenzione caldaie, è stato rinvenuto all'alba di ieri al largo del porto di Portese, a San Felice del Benaco, sul fondo della sua barchetta con la prua distrutta. La ragazza è invece stata ripescata dodici ore dopo inabissata nel lago a 98 metri di profondità, con le gambe amputate, a circa 300 metri dal porto di Portese.

Per la Procura il piccolo gozzo sabato alle 23.30 è stato investito e travolto in pieno dal motoscafo Riva Acquarama di proprietà dei turisti, 52 anni, che gli è letteralmente passato sopra e poi è rientrato come se nulla fosse al centro nautico Arcangeli di Salò, dove la potente imbarcazione era ormeggiata. "C'era buio, non abbiamo visto nulla", si sono giustificati i due, indagati per duplice omicidio colposo e omissione di soccorso, con i carabinieri. Il motoscafo aveva parte del legno della barchetta di Garzarella incastrato sulla carena, e uno dei turisti pare avesse lievi contusioni. Inquirenti e investigatori sospettano che il Riva procedesse a velocità molto sostenuta e che gli occupanti fossero annebbiati da un eccesso di alcol.

Proprio in queste ore è atteso l'esito delle analisi disposte dal pm Maria Cristina Bonomo per rintracciarne la presenza nel sangue. Chi indaga si sta concentrando poi sulla ricostruzione dei movimenti dei turisti in concomitanza con l'incidente. C'è infatti chi sostiene che dopo l'investimento, provocato di ritorno da una cena consumata sulla sponda veronese del Garda, i due prima di tornare in albergo abbiano anche fatto tappa in un bar del centro di Salò.