Turismo a due facce: "Affitti brevi, una bolla. Aumentano gli sfratti"

Nel Bresciano, il 26% delle case non regolarmente abitate è il secondo valore assoluto più alto in Lombardia. La ricerca del Cresme evidenzia come la vocazione turistica stia portando a una riduzione degli affitti a lungo termine e a un aumento dei prezzi. Conseguenze: difficoltà di trovare una casa in affitto e crescita degli sfratti.

Gli ultimi dati Istat disponibili, relativi al 2021, dicono che nel Bresciano ci sono 185.427 case non regolarmente abitate, il 26% del totale, il secondo valore assoluto più alto in Lombardia, dopo Milano. Eppure, trovare una casa in affitto sta diventando un terno al lotto. Il caso paradossale ed emblematico è quello dei lavoratori dello stabilimento bresciano dell’Iveco, arrivati da altre regioni grazie al piano di assunzioni dell’azienda, costretti a dormire in albergo o, talvolta, a rinunciare all’impiego perché lo stipendio finisce in spese per l’alloggio. Non si tratta di "impressioni" o casi sporadici: una ricerca del Cresme, Campus edilizia Brescia, evidenzia come nel primo semestre 2023 ci fossero 140 case in affitto: nel 2014 in locazione ce ne erano ben 1.072 e 1.172 nel 2015. E sempre il Cresme rileva che gli appartamenti con affitti a meno di 600 euro al mese in città sono solo 30.

È l’altra faccia della nuova vocazione di città universitaria e, soprattutto, turistica e culturale, che la Leonessa ha riscoperto negli ultimi anni e che ha avuto il suo apice con Capitale Italiana della cultura, con la conseguenza che molti proprietari hanno preferito riconvertire i propri appartamenti in affitti brevi. "Lo abbiamo visto in questi anni sul lago di Garda – commenta Erald Ngjela, del Sicet (Sindacato Inquilini Casa e Territorio) della Cisl a Brescia – dove gli affitti brevi legati al turismo sono diventati un problema, perché si riducono le abitazioni per la residenza stabile e in contemporanea aumentano i prezzi al rialzo: vedo canoni di locazione anche a mille euro al mese. È una bolla che prima o poi scoppierà, ci sono troppi affitti transitori irregolari".

In città, il miraggio degli affitti brevi per effetto della domanda turistica sta portando gli stessi problemi. "Se i proprietari di vecchia generazione erano attenti agli inquilini, le nuove generazioni non esitano a disdire contratti anche di persone anziane, per alzare il canone o vendere – spiega Ngjela –. Per questo c’è anche una crescita degli sfratti".

Federica Pacella