LUCA BALZAROTTI
Cronaca

Caldo record in Lombardia: 40 gradi a Cremona e Pavia. Allarme ozono a Bergamo

Temperature massime roventi registrate da Arpa Lombardia. A 3.000 metri il termometro ha raggiunto 15 gradi dal 19 agosto

La mappa dell'Europa del Centro europeo per le previsioni meteorologiche per i prossimi giorni

La mappa dell'Europa del Centro europeo per le previsioni meteorologiche per i prossimi giorni

Il termometro ha superato i 40 gradi. Le centraline di Arpa Lombardia, l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente, hanno registrato nuovi record in provincia di Cremona e di Pavia. L’apice dell’ondata di calore che da una settimana ha investito la regione è stato raggiunto tra mercoledì e ieri.

Nella mappa delle massime pubblicata su Twitter da Arpa per trovare valori inferiori ai 30 gradi bisogna spostarsi al confine con la Svizzera: 25 gradi nel Parco Nazionale dello Stelvio, in Valtellina, rappresentano comunque la cartina di tornasole di un caldo eccezionale per durata e periodo. Così come i 15 gradi, che la centralina di Arpa ha rilevato a 3.000 metri, sulle Alpi, dal 19 agosto in poi.

Nel Mantovano si sono raggiunti i 39 gradi, così come nel Lodigiano e in alcuni comuni tra Milano e Monza e tra il capoluogo e il Basso Varesotto (Busto Arsizio). Milano città ha vissuto giorni a 38 gradi, così come il Bresciano e la Bergamasca e Lecco. A Como e nei centri vicino ai laghi la colonnina ha raggiunto quota 37. Temperature roventi anche in Valtellina, con i 36 gradi di Sondrio e della Bassa Valle.

Ma anche in montagna località come Bormio hanno subìto un caldo che difficilmente verrà dimenticato (30 gradi). Il caldo non ha provocato solo disagi, ma ha favorito anche l’inquinamento. Il calore, unito all’assenza di ventilazione, ha determinato la formazione e l’accumulo di microinquinanti, in particolare dell’ozono, un gas che raggiunge i suoi massimi livelli durante le ore centrali del giorno e che può produrre irritazioni alle vie respiratorie.

Il record di concentrazioni nell’aria è stato registrato dalla centralina di Osio Sotto, in provincia di Bergamo con 250 microgrammi per metro cubo d’aria, più del doppio del limite prefissato (120). A Bergamo (via Meucci) si sono raggiunti i 230. Sopra i 200 anche le rilevazioni a Voghera (Pavia) e tra Milano e la Brianza: a Monza l’ozono ha raggiunto i 221 microgrammi nella centralina Monza Parco, mentre Milano è riuscita a contenere il superamento della soglia massima tra i 120 e i 180 microgrammi per metrocubo. Sopra i 200 anche Saronno e alcuni Comuni del Basso Varesotto. A Varese città, invece, si trova l’unica centralina rimasta “verde“: l’ozono si è fermato a quota 111.