Supermercati, è il risiko del carrello

La grande distribuzione si riorganizza. Conad, Auchan, Gigante e Carrefour: chi compra e chi vende

Spesa al supermercato

Spesa al supermercato

Milano, 17 dicembre 2019 - Il vento è cambiatoE come non accadeva da anni in Lombardia le insegne mutano con una velocità vorticosa. Il mondo della grande distribuzione che attorno a Milano ha costruito nei decenni le sue basi di prosperità cerca la svolta sotto la spinta di consumi stagnanti, concorrenza del web e relativa saturazione del territorio. Elementi che hanno portato qualcuno a cedere il campo, altri a fallire (letteralmente) ed altri ancora a investire per mantenere e accrescere le posizioni. D

opo le crisi nei settori dell’elettronica e dei mobili, con Mercatone Uno fra le principali vittime, i sommovimenti toccano ormai anche la riserva indiana dell’alimentare. Fra le vittime della crisi, ad esempio, già alcuni anni fa l’intera catena austriaca Billa, che aveva comprato Standa e che aveva dovuto abbandonare l’Italia. Poi Iperdì, con la sua lunga vertenza che in Lombardia si è chiusa con un sofferto salvataggio di 178 posti di lavoro e il passaggio di 54 punti vendita nel Nord, di cui 38 in Lombardia, a Il Gigante. Più complessa e ancora aperta la questione Auchan. Il colosso francese negli ultimi due esercizi non solo non è riuscito a fare utili in Italia, ma ha perso circa un miliardo. Cifra per la quale la casa madre d’Oltralpe ha deciso di porre rimedio cedendo in blocco l’attività a Conad. Sono ancora in bilico i 700 dipendenti del polo amministrativo di Rozzano, che con Conad rischia di essere un doppione.

Ma mentre il cambio di insegna è solo all’inizio e si limita per adesso ad alcuni negozi in città, come a Milano, il risiko non è finito. I nuovi proprietari di Conad puntano a rivendere il 40 per cento dei supermercati rilevati. E i primi 28 sono già passati ad altri titolari francesi, quelli di Carrefour. Naturalmente, partendo dalla Lombardia. Nel frattempo Bennet fa acquisti. Alla catena infatti sono passati l’ipermercato di Bagnolo Cremasco, oggi a insegna Interspar, e il centro commerciale Girandola, entrambi di proprietà dell’azienda L’Alco. Bennet completa così il presidio territoriale in un’area strategica come quella di Crema. In tutto l’operazione porta sotto l’ala del gruppo 4.700 metri quadrati di ipermercato, cui si aggiungono 3.200 di galleria commerciale con 15 negozi. Adriano De Zordi, consigliere delegato di Bennet, azienda nata nei primi anni ‘60 da un progetto imprenditoriale della famiglia Ratti, ha detto: "Abbiamo a cuore il mantenimento del livello occupazionale attuale, che garantiamo, su cui investiremo grazie al restyling completo che abbiamo in programma".