Strage di Samarate, la perizia: “Alessandro Maja capace di intendere e volere”

L'imputato, che lo scorso maggio ha ucciso la moglie e la figlia, soffrirebbe di un disturbo di personalità. Sarà sentito il prossimo 19 maggio

Alessandro Maja, accusato della mattanza a Samarate

Alessandro Maja, accusato della mattanza a Samarate

Samarate (Varese) 10 maggio 2023 - La perizia di una cinquantina di pagine parla chiaro: Alessandro Maja è capace di intendere e di volere e di stare in giudizio. Questo è stato depositato da Marco Lagazzi, il perito nominato dalla Corte d’Assise che doveva chiarire la posizione dell'imputato.

Secondo il perito in questione il geometra 57enne era in pieno possesso delle sue facoltà mentali anche quando, nella notte tra il 3 e il 4 maggio del 2022, sterminò la propria famiglia uccidendo la moglie Stefania, la figlia Giulia e ferendo in modo gravissimo il figlio Nicolò che rimane l'unico sopravvissuto alla strage.

Maja avrebbe pianificato la strage nella villetta di via Torino dove viveva da tempo con la famiglia. Sarà quindi ascoltato nell’udienza del prossimo 19 maggio. L'uomo soffrirebbe di un disturbo di personalità che non è tuttavia in grado di aver influito sulla sua capacità di intendere e di volere al momento della strage. Oggi Maja si trova detenuto in carcere a Monza.