
Qualità divita, stipendio, carriera e benefit: cosa conta per i lavoratori lombardi
Milano, 16 ottobre 2023 - In Lombardia solo il 34% dei lavoratori si dichiara pienamente soddisfatta della propria posizione lavorativa e circa il 55% si sente abbastanza apprezzato e stimato sul posto di lavoro. Emerge da “Le nuove lenti per il mercato del lavoro”, la ricerca nazionale firmata MAW, l’agenzia per il lavoro e parte di W-Group, effettuata su un campione di oltre 1.000 lavoratori lombardi, per indagare bisogni, desideri e priorità dei lavoratori italiani e lombardi in un momento di grandi sfide per il settore. Sul posto di lavoro, i dipendenti lombardi mettono al primo posto l’avere uno stipendio adeguato (75%): a Milano lo indica il 72%, a Pavia l’86%, in Monza e Brianza l’83%, a Mantova il 65%, a Lodi il 100%, a Lecco l’81%, a Cremona e Como il 73%, a Brescia il 72%, e a Bergamo il 74%.
Non solo stipendio
Oltre allo stipendio, a Bergamo, Brescia e Milano i lavoratori desiderano anche un bel clima lavorativo (il 100% per Pavia, 57% per Bergamo, 58% per Brescia e Milano e per tutta la Lombardia), un ambiente confortevole (46% in Lombardia di cui 44% a Bergamo e Milano e 45% a Brescia), un luogo dove ci siano possibilità di crescita professionale (37% in generale, 39% a Bergamo, 35% a Brescia e 38% a Milano) e bassi livelli di stress (35% in Lombardia, 38% a Bergamo, 39% a Brescia, e solo il 24% a Milano) e dove i carichi di lavoro siano adeguati (36% per Lombardia, Bergamo e Brescia, 38% per Milano). Anche la vicinanza del lavoro a casa è un aspetto particolarmente importante per il 30% dei lavoratori bresciani, mentre l’unione del team lo è per il 34% dei bergamaschi e per i milanesi conta particolarmente l’autonomia sul posto di lavoro (35%).
Carriera
La carriera è molto importante per il 54% degli intervistati lombardi (la media nazionale è del 55%) ma, paragonata ad altri aspetti personali, si classifica al quarto posto dopo famiglia, realizzazione personale, e vita privata in generale. In particolare, a Milano e Bergamo la carriera conta molto per il 52% dei lavoratori mentre a Brescia per il 56%, in Monza-Brianza per il 53%, a Lecco solo per il 42%, a Mantova per ben il 58%, a Pavia per il 57%. Il picco più basso si registra a Como, dove la carriera conta molto solo per il 27% e quello più alto a Lodi dove i lavoratori che tengono molto alla carriera sono oltre il 60%.
I benefit
I benefit sul posto di lavoro svolgono un ruolo determinante nell’attrarre, coinvolgere e trattenere i talenti. Dall’analisi emerge tuttavia un parziale scollamento tra l’offerta dei datori di lavoro e i desiderata dei dipendenti in materia di benefit: il 33% dei rispondenti lombardi, infatti, non ne percepisce nessuno. Un dato, comunque, decisamente più positivo rispetto alla media nazionale di coloro che non percepiscono benefit, pari al 38%. I maggiormente diffusi sono i buoni pasto (percepiti dal 34% dei lavoratori a Bergamo, dal 27% a Brescia e dal 46% a Milano). A Milano sono particolarmente concessi il telefono aziendale (23%), lo smart working e i pacchetti welfare con società terze (20%). Nelle province di Bergamo e Brescia invece lo smart working è diffuso molto meno: tra il 6 e il 7%. Qui invece la formazione ha un ruolo nella vita dei lavoratori: il 19% ne ha accesso a Bergamo e il 26% a Brescia. A livello regionale, i benefit più ambiti sono i bonus in denaro (40%), seguiti dai buoni pasto (24%), e dai pacchetti welfare con società terze (15%).