Maltempo Lombardia, Fontana chiede lo stato di emergenza

Il governatore fa il conto dei disastri causati dal maltempo nelle province di Brescia, Pavia, Lodi e Cremona nel mese di luglio

Maltempo nel Bresciano, in Valle Camonica si torna a scavare

Maltempo nel Bresciano, in Valle Camonica si torna a scavare

Milano, 1 agosto 2022 - Il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana ha chiesto lo stato di emergenza per il maltempo che ha colpito le province di Brescia, Pavia, Lodi e Cremona nel mese di luglio. "Sul territorio lombardo - si legge in una lettera, inviata al presidente del Consiglio e al capo dipartimento della Protezione civile - si sono verificati, durante il mese di luglio, eventi meteorologici avversi di significativa intensità, che hanno causato dissesti e danni intensi, in particolare nei territori delle province di Brescia, Pavia, Lodi e Cremona e, in misura minore, anche in altre aree provinciali. Per contenerne gli effetti - prosegue la lettera - in collaborazione con gli enti locali e le prefetture sono state messe in atto misure rilevanti, sia in termini economici che di impegno del volontariato di Protezione civile, con decine di organizzazioni coinvolte e centinaia di volontari attivati per garantire l'assistenza alla popolazione e la rimozione del materiale, che ha invaso i centri urbani e gli edifici pubblici e privati, nonché per l'attivazione delle prime misure per il ripristino della funzionalità dei servizi pubblici e delle infrastrutture strategiche".

Strade interrotte e case evacuate nel Bresciano

Il governatore ricorda i territori più colpiti come quelli di Niardo, Braone e Ceto, nella Valcamonica, in provincia di Brescia, dove "nella notte tra il 27 e 28 luglio il maltempo ha provocato l'interruzione di importanti arterie di comunicazione, tra cui la Strada Statale 42, la linea ferroviaria Brescia-Edolo, la viabilità provinciale, nonché varie strade comunali. Durante l'evento circa 260 persone a Niardo e 25 a Braone sono state evacuate. Sono tutt'ora in corso le rilevazioni tecniche per le verifiche delle unità abitative coinvolte e, ad oggi a Niardo, risultano compromesse decine di abitazioni e oltre 80 persone sono tuttora evacuate"

Colate di fango nel Pavese

In provincia di Pavia invece - come ricorda Fontana - il 26 e 27 luglio, le colate di fango dei bacini dei torrenti Scuropasso e Versa, hanno coinvolto la viabilità provinciale (tra cui la SP 201) e comunale, interessato abitazioni civili, con alcuni nuclei familiari sfollati, e attività produttive. 

Tromba d'aria e nubifragio nel Lodigiano e a Cremona

Il presidente lombardo, infine, fa riferimento anche a danni nel Lodigiano e nella provincia di Cremona, investita il 4 luglio da un violento nubifragio e da una tromba d'aria, "che hanno colpito il territorio causando danni significativi, con interruzione della viabilità ed allagamenti diffusi che hanno coinvolto edifici comunali, cimitero e ponti e immobili privati".