Si finge trapper per spacciare medicinali: denunciato giovane di buona famiglia

Incastrato dalle fiamme gialle di Monza. In alcuni l’uomo casi falsificava le ricette mediche e, per garantire l’anonimato dei clienti, consegnava i farmaci a mano dietro pagamento in contanti

Il giovane denunciato in uno dei video da lui realizzati

Il giovane denunciato in uno dei video da lui realizzati

Su youtube si era trasformato in un trapper per promuovere la vendita di farmaci oppioidi, che mostrava durante le sue performance per fare pubblicità occulta. Lo hanno scoperto i i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Monza, che hanno denunciato un 30enne milanese, di buona famiglia, incensurato e con un lavoro ordinario, per spaccio di farmaci e sostanze stupefacenti, abusivo esercizio della professione medica e produzione e ricettazione di false ricette mediche.

Scoperti gli account

I Finanzieri del Gruppo di Monza, al comando del maggiore Antonio Dima, a seguito di attività di monitoraggio e analisi dei canali di intermediazione per la vendita di beni e servizi tramite piattaforme online, nell’ambito dei controlli contro i traffici illeciti e lo spaccio di sostanze stupefacenti sul web, hanno individuato gli account Instagram e Telegram, adibiti a vetrine virtuali per la vendita di farmaci a base di oppioidi. In particolare i militari hanno focalizzato l’attenzione sulle spedizioni online del 30enne milanese, dedito al presunto commercio elettronico di medicinali ad azione stupefacente o psicotropa, per i quali occorre sempre la prescrizione medica. Del quadro investigativo ricostruito è stata informata prima la Procura di Monza e poi quella di Milano, che hanno delegato le Fiamme Gialle agli accertamenti per acquisire i dati informatici degli account individuati.

Consegna a mano

Sono state identificate tre linee telematiche per la vendita dei medicinali che, grazie all’occultamento dell’identità personale garantito dalle piattaforme dei social network, favorivano gli acquirenti interessati, a cui veniva proposta sia la modalità del pagamento in contanti, con consegna a mano dei farmaci in appositi meet-up organizzati nel capoluogo meneghino, sia la corresponsione di criptovaluta Bitcoin su un e-wallet in uso al venditore e consegna con spedizioni anche internazionali, soprattutto verso gli Usa e la Svizzera.

I medicinali sequestrati

La perquisizione domiciliare a a carico dell'indagato ha portato al sequestro di ingenti quantitativi di farmaci a base oppioide – quali Toseina, Depalgos, Oxycontin, Jurnista, Paracodina, Lyrica, Oramorph, Twice, tutti dispensabili solo con prescrizione medica, poi svariate dosi di hashish, marijuana e funghi allucinogeni, strumenti per la misura ed il dosaggio di sostanze chimiche, nonché diverse decine di false impegnative mediche autoprodotte per l’acquisto dei medicinali presso varie farmacie di Milano. A

l termine delle indagini, una volta identificato il portafoglio digitale in uso all’indagato, i militari del Gruppo di Monza hanno dato esecuzione ad apposito decreto emesso dalla Procura di Milano, con il sequestro probatorio del wallet digitale contenente criptovaluta Bitcoin per un controvalore di circa 6mila euro, con denuncia del 30enne milanese per spaccio di farmaci e sostanze stupefacenti, abusivo esercizio della professione medica e/o di farmacista, produzione e ricettazione di false ricette mediche.