Solstizio d'estate oggi 21 giugno: cosa succede e a che ora, perché si chiama così

In arrivo il giorno più lungo dell'anno: il Sole raggiungerà la sua posizione più Settentrionale

E' partito il conto alla rovescia per l'arrivo dell'estate: alle 11,14 di oggi, martedì 21 giugno, scatterà il solstizio, ossia il momento in cui il Sole, nel suo nel corso suo moto apparente lungo lo Zodiaco, raggiungerà la sua posizione più settentrionale. "Segnerà l'inizio della stagione estiva per l'emisfero Nord", osserva l'astrofisico Gianluca Masi, responsabile scientifico del Virtual Telescope. "Il Sole sorgerà alle 5.37 e tramonterà alle 20.51", rileva sul suo sito l'Unione Astrofili Italiani (Uai) e, con una durata di 15 ore e 14 minuti, il 21 giugno sarà il giorno più lungo dell'anno.

"Al mezzogiorno dell'ora solare (ovvero alle una dell'ora legale attualmente in vigore) il Sole raggiunge il punto di massima elevazione sull'orizzonte", osservano ancora gli astrofili della Uai. "L'altezza raggiunta dal Sole proseguono - dipende dalla latitudine: a Roma al culmine arriva a circa 71 gradi e 30 primi, a Milano l'altezza massima è 68 gradi (3 gradi e 30 primi più basso rispetto a Roma), a Palermo invece supera i 75 gradi". Il 21 giugno, quindi, il Sole resterà il massimo numero di ore sopra orizzonte mentre la notte resterà al minimo dell'anno. "Dopodichè, nel suo cammino apparente lungo l'eclittica, ossia lungo la proiezione nel cielo dell'orbita della Terra, il Sole comincerà la sua discesa verso Sud. Dapprima lentamente e poi in un crescendo", osserva Masi, "In seguito alla sua ascesa rapida cominciata dopo l'equinozio di primavera, aggiunge l'astrofisico, il Sole ha raggiunto il lato più alto dell'eclittica e d'ora in poi comincerà la sua discesa verso il punto che segnerà l'equinozio d'autunno".

Il solstizio d'Estate, il giorno più lungo dell'anno
Il solstizio d'Estate, il giorno più lungo dell'anno

Il termine sosltizio viene dal latino "solstitium", composto da sol-, "Sole", e -sistere, "fermarsi", perché il Sole cessa di alzarsi (o scendere) rispetto all'equatore celeste. Il valore di declinazione raggiunto coincide con l'angolo d'inclinazione terrestre e varia con un periodo di 41000 anni tra 22°06' e 24°30'. Attualmente l'angolo è di 23° 27', in diminuzione. Il solstizio ritarda ogni anno di circa 6 ore rispetto all'anno precedente (più precisamente 5 ore, 48 minuti e 46 secondi) e viene riallineato ogni quattro anni in corrispondenza dell'anno bisestile, introdotto proprio per evitare la progressiva divergenza delle stagioni con il calendario. A causa di tali variazioni può capitare che i solstizi cadano il 20 o il 21 giugno oppure il 21 o il 22 dicembre.

Nella mitologia il sole, in questa fase, trovandosi al massimo della sua potenza, apriva le porte tra i mondi, consentendo agli spiriti di visitare il nostro ed inviandoci dei messaggi attraverso le nuvole in movimento. Per questa ragione quella del solstizio d’estate era considerata la notte più magica dell’anno. Lo stesso Shakespeare nel suo "Sogno di una notte di mezza estate" evidenziava come il potere magico di questa notte influenzasse sensibilmente le vicende umane. I romani avevano una divinità a guardia delle porte solstiziali, Giano Bifronte. Possedeva una faccia che guardava al passato, una al futuro ed una terza, l’asse del mondo, che ruotava per aprire la porta solstiziale. Giano è il nume tutelare dei riti di passaggio, delle porte (il suo nome deriva da Ianua, ossia la porta). Sovrintendeva a tutti i cambiamenti e le trasformazioni.