Per approfondire:
Sette italiani su dieci (73%) mettono oggi la dimensione sessuale in cima alla lista delle priorità. I due anni di pandemia hanno avuto, infatti, un impatto negativo per oltre un terzo (36%) degli italiani adulti, una fetta importante della popolazione per la quale il futuro delle relazioni non potrà più prescindere dai supporti tecnologici. Sono solo alcuni dei dati che emergono dall'indagine realizzata da GfK per XLoveCam su un campione rappresentativo della popolazione italiana di 1000 intervistati di età compresa fra i 18 e i 65 anni. A due anni dal lockdown l'indagine ha voluto, tra le altre cose, sondare anche in Italia il riflesso delle restrizioni del biennio 2020-2021 sulla sfera sessuale e sentimentale, e il ricorso agli strumenti tecnologici per ridurre il disagio sul fronte dell'eros. Dal punto di vista relazionale, il lockdown ha avuto un impatto negativo solo per il 36% degli italiani. Una percentuale non proprio catastrofica rispetto allo scenario che si era delineato nei primi tempi. In questo senso, per un italiano su tre (33%) l'uso della tecnologia si è rivelato un supporto imprescindibile per superare l'isolamento e favorire le proprie dinamiche sessuali e sentimentali durate i mesi di restrizione (o di convivenza forzata). Una percentuale che nella fascia più giovane arriva al 41%. In particolare, gli uomini si espongono in maniera più disinvolta mettendo nella loro personale classifica del virtual sex al primo posto i siti cosiddetti adult (39%), al secondo le chat (25%) e al terzo i siti di incontro (24%). Per le donne la classifica cambia completamente: e lo strumento tecnologico che dimostra di avere, nel percepito, più potenzialità di cambiare, in meglio, la propria vita sessuale-sentimentale sono i sex toys che vengono indicati addirittura da una intervistata su tre (30%), percentuale che arriva, fra le under 36 al 41%. Al secondo ...
© Riproduzione riservata