
porta chiusa e finestre oscurate: giovane segregata in casa a Bari
Bari, 29 marzo - Ha segregato e violentato una 21enne per mesi, anche dopo che la giovane, a cui l'aguzzino aveva inizialmente offerto ospitalità, era rimasta incinta. Porta sbarrata con il lucchetto e finestre oscurate per non consentire nemmeno alla luce del sole di entrare in casa. Così l'hanno trovata gli agenti di polizia intervenuti per un controllo in casa del 31enne, un pregiudicato egiziano.
A far cadere in trappola l'uomo, arrestato con l'accusa di sequestro di persona, violenza sessuale e porto abusivo di armi o oggetti atti ad offendere, è stato un semplice controllo per mancata osservanza delle norme anti contagio. In pratica l'uomo non indossava correttamente la mascherina e al controllo si è mostrato particolarmente nervoso, tanto da far scattare i successivi accertamenti.
L'uomo, fermato in piazza Umberto e sottoposto a perquisizione, è stato trovato in possesso di un coltello a serramanico. Durante le fasi del controllo, il 31enne è apparso particolarmente nervoso e ha cercato di non daree indicazioni sulla sua abitazione. Atteggiamento che ha destato insospettito ancor più i poliziotti che, dopo essere riusciti a risalire al domicilio del pregiudicato, hanno deciso di effettuare una perquisizione domiciliare e, giunti davanti all'ingresso, hanno trovato la porta chiusa con un lucchetto che poteva essere aperto solo dall'esterno.
L'uomo ha rifiutato di aprire la porta ma alla fine gli agenti sono riusciti a entrare. All'interno hanno trovato una 21enne, originaria di un paese della provincia di Bari. La giovane ha raccontato di essersi volontariamente allontanata dalla propria abitazione, nel dicembre scorso, a causa di dissapori con la famiglia d'origine. Tramite alcuni conoscenti, era stata messa in contatto con l'egiziano che le aveva offerto ospitalità. Dopo un primo periodo di regolare convivenza, l'uomo - secondo quanto accertato dagli inquirenti - l'ha segregata e ha più volte abusato di lei, tanto che la donna è rimasta incinta. La donna non poteva telefonare né avere contatti con il mondo esterno, potendo uscire di casa solo in compagnia del suo aguzzino, l'unico a possedere le chiavi dell'appartamento. L'uomo è stato portato in carcere e la 21enne affidata all'assistenza di un centro antiviolenza.