Scuola, il Tar sospende ordinanza lombarda sulla Dad: "Irragionevole e contraddittoria"

Accolto il ricorso presentato dal comitato "A scuola". Si torna in classe ma solo fino all'eventuale inserimento in zona rossa

protesta contro la dad

protesta contro la dad

Milano, 13 gennaio 2020 - "Il Tar accoglie la nostra richiesta, respinge l'ordinanza, le scuole possono riaprire": così un portavoce del comitato 'A scuola!' annuncia che il Tar  lombardo ha accolto il loro ricorso contro l'Ordinanza lombarda dell'8 gennaio che aveva disposto la Dad al 100% per tutte le scuole secondarie fino al 25 gennaio. "Le scuole possono riaprire, ovviamente non già domani perché è troppo tardi - spiega il portavoce del comitato - per organizzarsi".

L'ordinanza regionale dello scorso 8 gennaio, per il Tar della Lombardia, che ha accolto il ricorso del comitato 'A scuola!' contro la dad al 100% per le superiori, denota "contradditorietà" e "irragionevolezza" perché "per contenere gli assembramenti adotta misure incidenti sulla didattica in presenza, rispetto alla quale non evidenzia alcun  peculiare pericolo di diffusione epidemiologica". In particolare, l'ordinanza - scrive il Tar - deve essere sospesa "nella parte in cui disciplina la didattica a distanza, imponendola al 100%, nel periodo compreso tra i giorni 11 gennaio e 15 gennaio 2021". 

Il Tar scrive che "in sostanza, il pericolo che l'ordinanza vuole fronteggiare non è legato alla didattica in presenza in sé e  per sé considerata, ma al rischio di assembramenti correlati agli spostamenti degli studenti; emerge così l'irragionevolezza della misura disposta, che, a fronte di un rischio solo ipotetico di formazione di assembramenti, anziché intervenire su siffatto ipotizzato fenomeno, vieta radicalmente la didattica in presenza per le scuole di secondo grado, didattica che l'ordinanza neppure indica come causa in sé di un possibile contagio".

 Il Tar ha infine ritenuto valida anche "la sussistenza del pregiudizio grave e irreparabile, tenuto conto della compressione del diritto fondamentale all'istruzione e della oggettiva ricaduta delle misure adottate sulla crescita, maturazione e socializzazione degli studenti, obiettivi propri dell'attività scolastica, che risultano vanificati senza  lcuna possibilità di effettivo 'ristoro'". Sono ora da valutare gli effetti della decisione del Tar di sospendere l'efficacia della sentenza, considerando che venerdì si deciderà in che zona sarà collocata la Lombardia, se arancione o rossa. Nel secondo caso, infatti, è comunque prevista la Dad per tutte le scuole superiori.