Sciopero dei mezzi venerdì 2 dicembre: a rischio treni, metropolitane, bus e tram

Agitazione di sigle sindacali, alcune minori, altre più rappresentative. Possibili disagi anche a Milano e in Lombardia

Metropolitana linea rossa a Milano (foto d'archivio)

Metropolitana linea rossa a Milano (foto d'archivio)

Milano, 27 novembre 2022 - Dicembre inizia con uno sciopero generale che potrebbe portare qualche difficoltà soprattutto a pendolari e viaggiatori: venerdì 2 dicembre saranno infatti a rischio treni (Trenord e Trenitalia), mezzi Atm (metro, bus, e tram) e autobus Autoguidovie. A proclamare l'agitazione è stato un insieme di sigle sindacali, alcune minori, altre più rappresentative (Sgc, Al-Cobas, Lmo, Soa, Adl Varese, Cib-Unicobas, Cobas sardegna, Conf. Cobas, Cub, Sgb, Si-Cobas, Usb, Usi-Cit, Usi Unione sindacale italiana). L'adesione alla protesta si saprà soltanto il giorno stesso, per cui non è possibile prevedere in anticipo gli eventuali disagi.

Treni, metro, tram e bus a rischio

Come si legge sul portale del ministero dedicato a questo tipo di manifestazioni, l'agitazione avrà durate diverse a seconda del settore coinvolto. Alcuni lavoratori si potrebbero fermare per 24 ore: comparto aeroportuale e quello ferroviario, dalle 21 di giovedì primo dicembre alle 21 di venerdì 2. Mentre, i dipendenti del trasporto pubblico locale (a Milano Atm) potrebbero incrociare le braccia per 24 ore ma con modalità diverse di città in città. Possibile protesta anche del personale di Autostrade, dalle 22 di giovedì alle 22 di venerdì. E anche alcune sigle di taxi.

I motivi dello sciopero

Perché lo sciopero? Per chiedere "il rinnovo dei contratti e l'aumento dei salari con adeguamento al costo della vita e con recupero dell’inflazione, l’introduzione del salario minimo di 12 euro l’ora, la cancellazione degli aumenti delle tariffe dei servizi ed energia, il congelamento dei prezzi dei beni primari e dei combustibili, la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario, il blocco delle spese militari e dell’invio di armi in Ucraina", scrive il Cobas in una nota. E ancora: per ottenere "investimenti economici per scuola, sanità pubblica, trasporti, salario garantito per disoccupati e sottoccupati, un piano di edilizia residenziale pubblica che preveda anche il recupero del patrimonio pubblico in disuso, l’introduzione del reato di omicidio sul lavoro, lo stop alla controriforma della scuola e la cancellazione dell’alternanza scuola-lavoro e degli stage dei centri di formazione professionale, la difesa del diritto di sciopero". Non solo, l'agitazione servirà al sindacato anche per ribadire la propria contrarietà alle "privatizzazioni" e al "sistema di appalti e sub appalti".