Lodi, sciopero e manifestazione davanti alle Industrie chimiche riunite

Stato di agitazione indetto dalla Ugl per chiedere migliori condizioni di lavoro

La protesta

La protesta

Lodi, 31 marzo 2023 – Decine di lavoratori del colosso dei cosmetici Industrie chimiche riunite (Icr) di Lodi stanno manifestando, bloccando pacificamente camion e auto davanti all’azienda. C’è chi fischia e balla, c’è chi sventola bandiere e tutti chiedono ascolto. Con loro c’è il responsabile di Ugl chimici Milano e Lombardia Fabrizio Rigoldi, con altri membri del sindacato.

E’ iniziato lo stato di agitazione indetto dalla sigla e per la giornata, sono state dichiarate le prime 8 ore di sciopero, in attesa di riaprire la trattativa su alcune rimostranze rivolte all’azienda. L’Icr potrebbe rispondere a ore agli stessi lavoratori. I punti messi sul piatto durante la protesta, monitorata, come da prassi, dalle forze dell’ordine e che vede in azione soprattutto donne, sono: “Indisponibilità dell’azienda a contrattare le maggiorazioni richieste dai lavoratori, per il turno notturno ed i sabati straordinari; inadeguate, inefficaci condizioni di lavoro a livello quali-quantitativo, con infruttuose attività produttive rispetto le attese, in particolare riferimento al turno notturno; difficoltà a conciliare tempi di lavoro con i tempi di vita familiare, di personale prevalentemente femminile, a fronte di una indisponibilità aziendale ad introdurre una turnazione differente (primo-secondo-giornata, come già attuato in passato), rispetto all’attuale (notte-secondo-primo)”.

Poi una riflessione: "I lavoratori e le lavoratrici, che spesso sono in difficoltà a gestire la propria vita familiare e con il Covid non hanno mai rinunciato ad aiutare l’azienda, perdendo anche reddito per la cassa integrazione, capiscono la situazione di Icr e sono pronti a contribuire al rilancio, ma chiedono gli si vada incontro e oggi sono qui, in tanti, a far sentire la propria voce”.