ALESSANDRA ZANARDI
Cronaca

San Donato: nel laboratorio del Policlinico la mappa del Covid italiano

Un serbatoio di dati e informazioni sul virus a disposizione della comunità scientifica internazionale

Il team della Biobanca Covid

SAN DONATO MILANESE - Il Policlinico San Donato ospita una delle più estese biobanche Covid d’Italia. Un serbatoio di (potenziali) dati e informazioni a disposizione della comunità scientifica internazionale per approfondire le manifestazioni del virus, le reazioni che può innescare in chi ne viene colpito e la protezione anticorpale legata alla vaccinazione. 

Già durante la prima ondata pandemica, al Policlinico San Donato, vicinissimo alla prima zona rossa lombarda, mentre l’attività dell’intero ospedale veniva stravolta e riorganizzata per far fronte all’emergenza, un piccolo gruppo di ricercatori e tecnici si è impegnato nella raccolta a tappeto di campioni biologici dai pazienti ricoverati, affetti dal virus. Uno sforzo organizzativo e di ricerca non indifferente che ha consentito a BioCor, la biobanca dell’ospedale dedicata alle malattie cardiovascolari, di convertirsi in biobanca Covid. 

"Sono stati mesi difficili, a tratti convulsi, ma sapevamo che di fronte a un nemico sconosciuto la nostra arma doveva essere la conoscenza. Ci siamo quindi impegnati il più possibile e in maniera volontaria per assicurare la possibilità di fare ricerca al meglio sul Covid - spiega il professor Massimiliano Corsi Romanelli, direttore della patologia clinica del Policlinico -. Mentre i nostri colleghi aumentavano i posti letto nei reparti e nelle terapie intensive, il nostro sforzo ha creato una struttura che ha raccolto in maniera organizzata oltre 55.300 campioni di derivati del sangue, urine e tessuti: conservati, catalogati, trattati e oggi messi a disposizione dei ricercatori di tutto il mondo nella rete internazionale delle biobanche".

Questo primo sforzo è proseguito in occasione della campagna vaccinale dedicata al personale ospedaliero: con la terza ondata pandemica è iniziata la raccolta di campioni biologici di 1.350 soggetti che si sono sottoposti alla vaccinazione anti-Covid, controllati alla prima somministrazione, alla seconda, a un mese, a tre mesi e a sei mesi, con l’effettuazione di un test sierologico per il monitoraggio della copertura anticorpale.

"Questa specialissima ‘biblioteca’ del Covid organizzata nel pieno della pandemia - osserva Lorenzo Menicanti, direttore scientifico del Policlinico - ha consentito di sviluppare studi nell’area di ricerca del nostro istituto, indagando gli effetti del virus sull’apparato cardiovascolare, ma rappresenta soprattutto un patrimonio per la ricerca di tutti e per la verifica nel lungo periodo della copertura offerta dei vaccini: per questo desideriamo che BioCor possa avere risorse per continuare a crescere stabilmente".