
Pedaggio autostrada
Milano, 31 dicembre 2017 - L'anno nuovo si apre con una stangata per gli automobilisti lombardi, con rincari dei pedaggi sulla rete autostradale. L’incremento medio in Italia è del 2,74%. E, nel panorama nazionale, la maglia nera è la Milano Serravalle e tangenziali, dove gli aumenti si attestano sul 13,91%. Un dato che, assieme al +8,34% sulla A4 Torino-Milano, è dovuto agli investimenti fatti sulla tratta fra il 2013 e il 2017. Gli adeguamenti tariffari si tradurranno in 10 centesimi in più da pagare ad ogni barriera di ingresso o uscita da Milano. Costi che schizzano verso l’alto, tra le proteste delle associazioni di consumatori.
«Sono aumenti inaccettabili - attacca l’Unione nazionale consumatori - rincari come quelli sulla Milano Serravalle mandano in tilt i bilanci dei pendolari». Anche secondo Dario Balotta, presidente dell’Osservatorio nazionale liberalizzazioni trasporti e infrastrutture, i rincari dei pedaggi, sommati agli aumenti di luce e gas, «frenano lo sviluppo e la competizione del Paese e fanno saltare i parametri di equità». Balotta è convinto che i rincari in vigore da domani «sulla rete più frammentata d’Europa, con ben 27 società concessionarie», si tradurranno in una mazzata soprattutto per i pendolari lombardi. «La concessionaria, proprietaria della costruenda Pedemontana - sottolinea - deve sostenerne la situazione pre-fallimentare evidenziata dal tribunale di Milano».
Unica nota positiva, sulla Tangenziale Est Esterno Milano (Teem) e sulla Brebemi gli aumenti verranno compensati dalla conferma per tutto il 2018 dello sconto del 20% sul pedaggio grazie alla promozione “Best Price” per automobilisti, autotrasportatori e motociclisti. Scorrendo i dati del ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture emerge l’entità del salasso per famiglie e pendolari lombardi. Anche se, per alcune tratte, l’effetto degli arrotondamenti non determina alcuna variazione. Aumenta il pedaggio sulla rete di Autostrade per l’Italia (1,51%), sulla Brescia-Padova (2,08%), sulla Torino-Milano (8,34%), sulla Torino-Piacenza (1,67%). Per citare alcuni esempi, al casello si pagheranno dieci centesimi in più sul tratto Binasco-Milano Ovest (da 1,30 a 1,40 euro). Identico rincaro da Lodi a Milano Sud (da 2,30 a 2,40 euro). Resta invariato Gallarate Ovest-Vergiate Sesto Calende. Il tratto Milano Est-Bergamo aumenta sempre di dieci centesimi. Per andare da Milano-Ghisolfa a Rondissone, nel Torinese, si pagheranno 1,20 euro in più: da 15,60 euro a 16,80 euro. Aumenti pesantissimi per chi utilizza ogni giorno l’autostrada per andare al lavoro. «Una vera stangata - sottolinea il deputato della Lega Paolo Grimoldi - per i pendolari lombardi».