Via i tamponi di fine quarantena per chi è positivo al Covid: dopo 4-5 giorni gli asintomatici potranno uscire di casa senza fare il test. E anche chi ha una sintomatologia lieve potrà rientrare prima, considerando però almeno 24 ore di assenza di febbre, magari con qualche precauzione come la mascherina per proteggere fragili e anziani. La rivoluzione delle norme Covid è stata annunciata a Porta a Porta, sua Rai 1, dal ministro della Salute Orazio Schillaci.
Schillaci: "Presto ordinanza per alleggerire quarantena"
Il ministro ha anticipato che il governo sta lavorando a un'ordinanza per alleggerire la quarantena per i positivi asintomatici e per i pauci sintomatici, con norme più snelle anche per i tamponi."Siamo oggi in una fase endemica del Covid - ha sottolineato Schillaci -. Quindi dobbiamo avere le stesse accortezze che avevamo prima per l'influenza. Oggi siamo più responsabilizzati in questo con la mascherina per stare vicino alle persone. Credo che riusciremo a tornare verso la tanto auspicata normalità. Inizieremo a breve una campagna di sensibilizzazione per la vaccinazione sia per il Covid-19 che per l'influenza. L'Italia - ha aggiunto il ministro - contribuirà moltissimo alla lotta futura alle pandemie. Adesso abbiamo un focus sui vaccini per Hiv, tubercolosi e malaria".
Addio tamponi: positivi fuori di casa dopo 5 giorni
La curva dei contagi segna ancora una lieve flessione ed in una settimana cala del 2,4%. Se dunque il Covid sembra essere entrato in una fase endemica anche le misure per fronteggiarlo cambiano. "Quando si stava male con l'influenza - ha osservato Schillaci - appena i sintomi finivano si rientrava a lavoro. Oggi siamo ancora più responsabilizzati in questo e usiamo la mascherina quando siamo in presenza di persone più fragili". In questo solco il ministro ha annunciato che i pazienti asintomatici positivi al Covid dopo 4 o 5 giorni, "si potranno far tornare all'attività normale. Anche chi ha una sintomatologia lieve può tornare prima, dopo almeno 24 ore di assenza di febbre, magari con qualche precauzione come la mascherina per proteggere i più fragili".
Vaia: "Immunità ibrida ci rende più forti"
In linea con il ministro anche Francesco Vaia, direttore generale dell'Istituto Nazionale Malattie Infettive Spallanzani, pure lui ospite a Porta a Porta, che aveva inviato al ministro della Salute un documento con una proposta di modifica delle norme sulla quarantena. "La pandemia è completamente cambiata rispetto a due anni fa - spiega Vaia -. In Italia siamo in presenza di una immunità ibrida, determinata dal grande contagio e, soprattutto dalla grande campagna vaccinale, che ha visto l'Italia tra i Paesi più performanti del mondo. Questa immunità ibrida ci rende più forti. Il virus non è meno cattivo, ma è cambiato nel senso che le nostre azioni lo hanno reso più contagioso ma meno patogeno. Possiamo guardare al futuro con ottimismo, siamo quasi alla fine di questo percorso".