Minori maltrattati, violentati o uccisi: in un anno 1.247 vittime in Lombardia. Record in Italia

Cinque omicidi volontari nel 2022. Prima regione in Italia anche per incremento di reati contro i minori. Nel 65% del casi è coinvolta una ragazza

I reati contro minorenni nel 2022 sono cresciuti del 6% all’anno precedente

I reati contro minorenni nel 2022 sono cresciuti del 6% all’anno precedente

Cinque omicidi volontari, 197 violenze sessuali, 466 maltrattamenti contro un familiare. Sono i numeri che fanno più rumore tra i 1.247 reati che hanno avuto come vittima un minorenne. Mai così tanti in Lombardia, che nel 2022 ha visto crescere del 6% i casi rispetto all’anno precedente.

I dati, elaborati dal Servizio analisi criminale della Direzione centrale Polizia criminale, sono stati resi noti dalla fondazione “Terre des Hommes” nel dossier “La condizione delle bambine e delle ragazze nel mondo 2023”, in occasione della Giornata mondiale delle bambine (11 ottobre). Il 65% degli under 18 che ha subìto un reato è una ragazza. Percentuale che sale al 90% quando la vittima è stata oggetto di violenza sessuale (80% violenza sessuale aggravata).

La Lombardia è la prima regione in Italia per minorenni offesi e per incremento negli ultimi dodici mesi. In particolare, tra i reati analizzati, sono aumentate le sottrazioni di persone incapaci (85 vittime contro le 41 del 2021, +85%), l’abuso di mezzi di correzione o disciplina (da 46 a 80 vittime, +74%), gli omicidi volontati consumati (da 3 a 5, +67%) e le violenze sessuali (da 156 a 197, +26%).

Le ragazze sono le più vulnerabili. Violenze sessuali a parte, la percentuale di vittime femminili è più elevata nella prostituzione minorile (80%), nella detenzione di materiale pornografico (75%), negli atti sessuali con minorenni (76%) e nella corruzione di minore (77%).

"I dati relativi al 2022 sono elevati e alla preoccupazione per la crescita tendenziale degli indicatori, abbastanza costante negli ultimi anni, va aggiunto l’allarme per le possibili e gravi conseguenze che derivano da tale forma di violenza; le giovanissime vittime rischiano di diventare adulti che porteranno per sempre nella loro anima orribili e, spesso, invisibili cicatrici”, sottolinea Stefano Delfini, direttore del Servizio analisi criminale della Direzione centrale della Polizia criminale del Dipartimento della pubblica sicurezza.

“Per affrontare questo fenomeno – spiega Delfini – è necessario un esame accurato. In particolare è fondamentale riservare la massima attenzione alle violenze e agli abusi sui minori online non solo nella prevenzione e nel contrasto, ma anche nell’attività di supporto alle vittime e nella predisposizione di campagne informative mirate a rimuovere quegli ostacoli socioculturali per debellare il fenomeno nel prossimo futuro".

Alcune tipologie di reato, invece, sono in calo. La detenzione di materiale pornografico è diminuita del 43%, con 8 vittime nel 2022 (14 nel 2021). Significativa anche la flessione in Lombardia della prostituzione minorile (-38%) e della pornografia minorile (-32%). Anche corruzione (-24%) e atti sessuali con minorenne (-21%) si sono ridotti significativamente.

“Se vogliamo invertire la rotta – avverte Paolo Ferrara, direttore generale di Terre des Hommes – dobbiamo costruire una risposta organica, sistemica, diffusa che affronti di petto questa situazione inaccettabile. Qualcosa in termini legislativi si è fatto, con l’introduzione del Codice Rosso, ma manca un piano di intervento di lungo periodo sulla parità di genere a scuola. Manca la volontà di introdurre, finalmente, materie come l’educazione sessuale e all’affettività, all’uso “etico” dei media digitali. E i ragazzi dovranno mettersi in gioco più di tutti: se la violenza di genere riguarda tutti e tutte, il violento è sempre o quasi sempre maschio".