REDAZIONE CRONACA

Raid Misterioso a Milano all'ufficio di Lele Mora: 100mila euro richiesti

Raid alla sede della Mediastar di Lele Mora: figlio Mirko denuncia danni e richiesta di 100mila euro. Chiamata anonima rivendica il blitz e collegamento con una precedente denuncia per estorsione. Carabinieri indagano.

Il citofono e la porta d’ingresso presi a martellate. Una telefonata anonima: la rivendicazione del raid. La richiesta di 100mila euro e il collegamento con una precedente denuncia per estorsione. Sono i contorni di una storia ancora da chiarire che vede al centro della scena Lele Mora e il figlio Mirko. Venerdì mattina, il secondogenito dell’ex agente dei vip si è presentato negli uffici della stazione Garibaldi dei carabinieri di Milano per riferire che poco prima qualcuno aveva pesantemente danneggiato l’esterno dell’azienda pubblicitaria che guida, la Mediastar, prendendo di mira anche cartelloni e una parete esterna.

Il blitz è andato in scena al quarto piano dello stabile al civico 9 di viale Monza, per anni quartier generale del padre, ai tempi in cui le più importanti stelle della tv italiana si facevano rappresentare dal manager poi coinvolto nel caso Ruby e condannato nel 2014 a 6 anni e un mese di reclusione.

Mora junior ha aggiunto ai militari che poco dopo era arrivata una chiamata anonima al telefono fisso dello studio: una voce senza particolari inflessioni dialettali gli aveva ordinato di pagare. Per poi aggiungere: "Siamo del clan Pellizzari, siamo i calabresi, stiamo arrivando".

N. P.

M. V