Scuola, dalle finestre aperte alle palestre: il piano del governo per evitare la Dad

Mascherine obbligatorie ma non sarà più necessario in distanziamento

Mascherine a scuola

Mascherine a scuola

Roma, 30 luglio 2021 - Scuola e Covid, il governo è al lavoro per un piano che permetta il rientro in classe dei ragazzi e l'uso il più possibile limitato della Dad. Non sembra che si voglia richiedere il green pass agli studenti né imporre l'obbligo vaccimanle ma restano obbligatorie le mascherine, il cui utilizzo scongiurer il distanziamento nelle aule, finestre aperte il più possibile per cambiare l'aria e si tornerà in palestra tutti insieme almeno nelle zone bianche. Non è previsto nessuno screening preventivo ma si cercherà di ottenere la massima partecipazione di insegnanti e personale non docente alla campagna vaccinale

Il tutto per garantire il rientro in presenza, punto cardine dell'intero documento. "La ripresa in presenza e in sicurezza della scuola - ha spiegato il ministro Speranza - è l'obiettivo del governo, e il  governo non farà mancare iniziative forti per garantire tale obiettivo".  Fondamentale, si legge nelle 15 pagine che compongono il documento, sarà anche la "piena adesione" del personale, docente e non, alla campagna vaccinale. Campagna che sembra convincere i giovani. La curva di inoculazioni tra gli under 18 è sempre più in crescita, con un ritmo simile a quello degli under 30 anche se il 65% dei minorenni - circa 3 milioni di ragazzi secondo i dati del Gimbe - ancora non ha ricevuto alcuna dose. In totale sono 31,5 milioni gli italiani completamente vaccinati e 35,6 milioni le prime dosi somministrate. 

La bozza di piano, dalle mascherine al distanziamento, dalla sanificazione alle attività in palestra, ricalca le indicazioni del Comitato Tecnico Scientifico. Ecco i punti salienti

Didattica in presenza

 

Didattica in presenza

La priorità assoluta "sia per il suo essenziale valore formativo, sia per l'imprescindibile ruolo che essa svolge nel garantire lo sviluppo della personalità e della socialità degli studenti provati dai lunghi periodi di limitazione delle interazioni e dei contatti sociali". "È necessario - si legge nel piano - predisporre ogni opportuno intervento per consentire, sin dall'inizio dell'anno, il normale svolgimento delle lezioni in presenza in condizioni di sicurezza".

Vaccini

È "essenziale", si legge nella bozza, "che il personale docente e non docente, su tutto il territorio nazionale, assicuri piena partecipazione alla campagna di vaccinazioni". La comunità scolastica, sottolinea ancora il documento, dovrà anche adoperarsi «per far comprendere il valore della vaccinazione" anche come "veicolo per la piena ripresa della vita sociale del Paese e, in particolare, della normale vita scolastica".

Mascherine

Resta l'obbligo delle mascherine (chirurgiche o di comunità) ma non del distanziamento. La principale novità, infatti, è che "laddove non sia possibile mantenere il distanziamento fisico per la riapertura delle scuole, resta fondamentale mantenere le altre misure non farmacologiche di prevenzione, ivi incluso l'obbligo di indossare in locali chiusi mascherine di tipo chirurgico".

Sanificazione

Nell'eventualità di un caso confermato di positività la sanificazione va effettuata se non sono trascorsi 7 giorni o meno da quando la persona positiva ha visitato o utilizzato la struttura. Ad effettuarla non dovrà essere necessariamente una ditta esterna ma potrebbe essere anche il «personale della  scuola già impiegato per la sanificazione ordinaria».

Tracciamento

 Anche per quest'anno vengono esclusi «test diagnostici o screening preliminari all'accesso a scuola».

Mensa

 Gli operatori dovranno indossare la mascherina e non sarà obbligatorio l'uso di stoviglie monouso. Garantire, poi, il distanziamento in ingresso e uscita.

Aerazione

Necessario continuare ad assicurare il rispetto delle ordinarie misure di aerazione dei locali e della pulizia quotidiana, "accurata e ripetuta", di tutti gli ambienti.

Palestra

 In zona bianca possibili le attività di gruppo, ma preferibili quelle individuali. Nelle zone gialle o arancioni, concesse solo le attività individuali.