Pessano: appalti truccati, un altro indagato. E la funzionaria tiene la bocca chiusa

Angela Galbiati, accusata di aver assegnato a un imprenditore amico tre commesse del Comune, non risponde al gip. Con lei sotto accusa un altro collega

Guardia di finanza

Guardia di finanza

Pessano con Bornago - Angela Galbiati non ha risposto alle domande del gip di Monza Gianluca Tenchio. L’architetto è accusata di aver assegnato all’imprenditore amico Francesco Tallarita tre commesse del Comune di Pessano del quale fino a martedì, quando è stata arrestata, era a capo dei lavori pubblici. La dipendente è ai domiciliari. Insieme a lei c’è un altro indagato, un collega 54enne, C.O., membro delle commissioni che hanno aggiudicato le gare, della quale la funzionaria era presidente. Tutto ricostruito dall’indagine della guardia di finanza di Seregno sulle gare truccate. Niente misura di custodia cautelare per lui che deve rispondere di turbativa d’asta, (lei anche di corruzione), dunque niente interrogatorio di garanzia.

Nelle intercettazioni del titolare delle società favorite dietro la promessa di una bustarella di 12mila euro più un cesto natalizio si svela il rapporto d’amicizia fra la funzionaria e il suo sodale: "L’anno scorso a Natale sono andato a portarle il panettone lì a casa... siamo stati fino alle undici a chiacchierare". Mentre l’altro collega coinvolto "d’accordo con Galbiati" avrebbe promesso a una delle società riconducibili all’imprenditore "l’assegnazione dell’appalto sul verde senza che la gara fosse stata lanciata" e sempre lui per la Procura "aveva 'pilotato' il sorteggio delle cinque imprese da invitare a presentare un’offerta in cambio di regalie".

Tallarita, secondo l’accusa, sarebbe riuscito ad ampliare l’attività “oliando” i dipendenti pubblici con le ceste per Natale nelle quali si vantava di infilare prodotti della sua Calabria. Il gip Gianluca Tenchio nell’ordinanza di custodia cautelare per le cinque persone dell’inchiesta finite in manette scrive del "modus operandi" dell’imprenditore, il primo agli arresti, a cui è stato anche trovato sul telefonino un elenco con i Comuni e l’indicazione delle mazzette versate. Un promemoria che dalla Brianza arriva al Milanese. Galbiati e Tallarita si conoscevano da prima che lei entrasse in servizio nel paesino dell’hinterland. Esattamente dai tempi in cui la professionista era a Macherio e sempre da presidente di gara ci fu l’aggiudicazione della commessa per la costruzione dei colombari al cimitero alla ditta dell’amico.

Un rapporto continuato a Pessano in occasione dell’assegnazione dello sgombero del servizio di neve e ghiaccio, della cura del verde e della realizzazione di un’oasi sul Molgora, tutti progetti andati in porto fra il 2020 e il 2021 per un valore complessivo di 227mila euro. Il Comune ribadisce che "sta collaborando alle indagini" e che sta valutando "provvedimenti cautelari" nei confronti di Galbiati, mentre avvierà "una verifica delle pratiche di gara gestite dagli indagati a maggiore tutela dell’amministrazione e dei cittadini".