"Tu hai parlato di due scimmie, ma sai che io ne aggiungerei una terza: la Egonu. Trova tu un aggettivo, uno diverso, originale. Io non so essere originale". Chiamarlo scivolone in diretta è un eufemismo, visto che quello di Cristiana Buonamano può sembrare un vero insulto in diretta. In realtà l'affermazione che la giornalista di Sky Sport ha fatto in diretta tv è stato un malinteso - la parola "scimmia" sarebbe per fretta stata usata come sinonimo di "fardello psicologico" all'interno di un discorso sulle dinamiche della Nazionale italiana di pallavolo - nei confronti, peraltro, della pallavolista più forte del mondo. Definire Paola Egonu, stella della Nazionale italiana che comincia l'avventura ai Mondiali di pallavolo femminile proprio oggi, "scimmia" appare infatti quantomeno surreale. Probabile anche che la giornalista volesse dipingerla come un "animale da taraflex". Quello sì, perché Paola Egonu è così forte da non parere spesso umana. Da sembrare però più spesso un'aliena che un animale. Tutto sportivamente parlando, si intende. Il "terza scimmia" di Cristiana Buonamano ha scatenato una bufera fra gli appassionati di pallavolo.
Non è la prima volta in cui l'opposto della Nazionale italiana viene coinvolta in polemiche di vario genere. Tutte peraltro extrasportive, come nel caso delle uscite scellerate di Mario Adinolfi. Che aveva contestato il ruolo di Paola Egonu come portabandiera alle Olimpiadi. Se è vero che quel che non uccide fortifica, dopo tutte queste bufere l'atleta è pronta per trascinare la Nazionale azzurra ai Mondiali femminili di pallavolo che cominciano proprio oggi. E l'Italia, quella che la ritiene solo una incredibile fuoriclasse, non vede l'ora di tifare per lei e le altre ragazze azzurre sul taraflex.