DAVIDE RUFFINI
Cronaca

Orologi di lusso: quali sono i marchi e i modelli più rubati. E quanto valgono

L’accessorio da polso è fra i “bottini” più ricercati dai rapinatori: l’assalto al ferrarista Carlos Sainz è solo l’ultimo di un lungo elenco

Paul Newman (Rolex), Charles Leclerc (Richard Mille), Charlie Sheen (Patek Philippe)

Paul Newman (Rolex), Charles Leclerc (Richard Mille), Charlie Sheen (Patek Philippe)

L’elenco dei rapinati, eccellenti e non, è sterminato. L’ultimo è il pilota della Ferrari Carlos Sainz. Prima di lui è toccato al manager (e marito di Afef) Alessandro Del Bono, al primario dello Ieo Lorenzo Spaggiari, al dentista dei vip Luca Macaluso (colpo fallito, quest’ultimo). Come loro decine di imprenditori, dirigenti d’azienda, turisti danarosi. Vip e sconosciuti, accomunati dallo stesso destino, subire lo “strappo” dell’orologio di lusso. Come un bell’accessorio al polso, questo tipo di rapina a Milano si “porta” moltissimo. Così come, va detto, numerose sono state le operazioni delle forze dell’ordine concluse con l’arresto di singoli malviventi o bande specializzate.

I rapinatori hanno le loro preferenze: prediligono, ovviamente, orologi con scontrino a quattro, cinque o sei zeri. Va da sé che le loro attenzioni si concentrano soprattutto su alcuni marchi, di quelli che si avvistano indossati dai passanti – soprattutto turisti – in visita nei quartieri del quadrilatero della moda o nelle vie della movida. Difficile elaborare una classifica, anche perché l’occasione e lo sberluccichio fanno l’uomo ladro, ma di certo ci sono brand che ricorrono spesso nei registri delle denunce e nelle pagine della cronaca nera.

Rolex

Da sempre uno degli orologi più preziosi e costosi del mondo, è costantemente in testa alle preferenze dei rapinatori. Si tratta di un marchio tradizionalmente associato alla Svizzera ma le sue origini sono ramificate: l’azienda, infatti, venne fondata nel 1905 a Londra da un imprenditore tedesco. Pochi anni dopo, nel 1912, il trasferimento in Svizzera, dove la casa ha sede ancora oggi, per la precisione a Ginevra.

Il logo con la corona, tale è la fama dei Rolex, è diventato quasi un simbolo di lusso e benessere. Solidi e affidabili, ma allo stesso tempo eleganti, hanno fatto breccia fin dalla prima metà del secolo scorso nel cuore degli appassionati. Fra i modelli che hanno fatto la storia l’Oyster (1926), primo orologio impermeabile della storia e il Daytona, realizzato agli inizi degli anni ‘60 e reso famoso da Paul Newman, che lo indossò in svariati film e occasioni ufficiali.

Il prezzo di un Rolex nuovo – se si eccettuano modelli particolari – secondo il sito specializzato “Orologi di classe” varia fra i 5.900 e i 76.500 euro. I modelli più ricercati possono aumentare il loro valore, rispetto al listino, fino al 200%

Patek Philippe

Ancora più antica come origine è la Patek Philippe. Anche questa azienda ha come sede principale Ginevra ed è frutto della partnership, formalizzata nel 1851, fra il fabbricante di orologi di origine polacca Antoni Patek e il collega francese Adrien Philippe. Fra le innovazioni introdotte sul mercato dall’azienda ci sono il calendario perpetuo e il cronografo à rattrappante (che permette di utilizzare un solo cronografo, anziché due, per contare due intervalli di tempo distinti). 

L’orologio più noto in casa Patek Philippe probabilmente è il Nautilus. Una dinastia il cui primo esemplare risale al 1976, venendo successivamente rinnovato e declinato in diverse versioni. Si tratta di un orologio sportivo in acciaio: deve il nome alla forma della cassa, che ricorderebbe gli oblò del sottomarino di Ventimila leghe sotto i mari. Ancora più antica – debuttò nel 1932 – è la linea Calatrava.

Gli orologi Patek Philippe sono noti per essere finiti al polso di teste coronate e papi: fra loro Leone XIII e Pio IX, ma anche Cristiano IX di Danimarca e Vittorio Emanuele III. Grande collezionista di Patek Philippe è l’attore Charlie Sheen.

I Patek Philippe sono orologi con prezzi a cinque zeri: la serie Calatrava oscilla fra i 32.000 e i 106.000 euro, la forchetta della serie Complicazioni si muove fra i 38.000 euro e i 176.000 euro.

Richard Mille

Molto più recente è la storia della Richard Mille, tenuta a battesimo in Svizzera nel 2001. A fondare il marchio è stato l'imprenditore francese Richard Mille, in collaborazione con l'Oréal Group e Audemars Piguet. L’ispirazione della linea sta nel mondo dello sport: dalle corse automobilistiche all’aviazione. Per la realizzazione dei costosissimi orologi vengono impiegati materiali particolari come la fibra di carbonio e il titanio, necessari a garantire precisione e leggerezza.

Fra i “testimonial” di Richard Mille spiccano numerose personalità del mondo sportivo come i tennisti Rafa Nadal e Alexander Zverev, la sciatrice Ester Ledecka, i ferraristi Charles Leclerc e Carlos Sainz (è un Richard Mille quello che gli è stato portato via a Milano), l’ex commissario tecnico azzurro Roberto Mancini, il golfista Bubba Watson, ma anche l’attore Jackie Chan, il musicista Pharrell Williams e i rapper Drake e Jay-Z. Il modello più noto è, probabilmente, il primo a debuttare sul mercato, l’RM 001 Tourbillon.

I prezzi dei Richard Mille fanno di un qualsiasi modello della casa svizzera un accessorio riservato esclusivamente a chi ha grande disponibilità di denaro. Impossibile andare sotto i 100mila euro nei modelli base, si arriva a prezzi oltre il milione per i pezzi in edizione limitata. Se gli RM sono noti per la loro leggerezza, non altrettanto si può dire per il costo, davvero pesante.